Finanziaria ter, il balletto degli emendamenti - QdS

Finanziaria ter, il balletto degli emendamenti

Raffaella Pessina

Finanziaria ter, il balletto degli emendamenti

mercoledì 16 Luglio 2014

Deve arrivare in Aula il 22 luglio per approvazione entro il 31 luglio. C’è chi dice trecento, chi cinquecento: oggi in commissione

PALERMO – Oggi è il giorno della finanziaria in commissione Bilancio. Poco meno di cinquecento emendamenti (tanti ne sono stati presentati) e che hanno fatto aumentare il tetto di spesa di una manovra attesa da mesi e che probabilmente potrebbe anche non essere l’ultima di questo travagliato 2014. La commissione è stata convocata per le ore 11 e inizierà con l’audizione delle relazioni delle commissioni di merito che hanno approvato gli emendamenti presentati. L’obiettivo sarà quello di esitare la manovra entro venerdì di questa settimana, tenendo seduta tutti i giorni. La programmazione dei lavori prevede di far arrivare in Aula il testo martedì 22 luglio. Il termine ultimo per la sua approvazione scadrà dieci giorni dopo, giovedì 31 luglio.
Quello della finanziaria ter potrebbe essere l’ultimo atto approvato prima di andare in ferie, dopo di che il Palazzo verrà chiuso non solo per ferie ma anche per effettuare dei restauri. Il percorso di questo documento non sarà così semplice: infatti ancora non si trovano gli accordi tra i partiti per una veloce approvazione. Il governatore Crocetta ha puntato i piedi sulla condizione di non dover aumentare i tetti di spesa.
 
Ed è proprio questo il nodo cruciale della situazione: da un lato c’è il documento di Crocetta, dall’altro gli emendamenti dei partiti e dei loro esponenti che, per condividere la finanziaria e quindi approvarla, vorranno essere accontentati proprio sugli emendamenti. Un braccio di ferro che, come già avvenuto in passato, potrebbe portare a una totale riscrittura con un maxiemendamento del Governo che verrebbe approvato in Aula negli ultimi giorni possibili.
Complessivamente sono, più di  450 gli emendamenti che, valgono un incremento di spesa di circa 300 milioni di euro (60 milioni in più per i forestali, 16 per i consorzi di bonifica, 5 per il buono scuola, 2 milioni e 800 mila euro per il bonus bebè, 2 milioni per gli archivi storici solo per citarne alcuni). Da notare che quasi tutti gli emendamenti di nuova spesa servono a garantire gli stipendi dei dipendenti degli enti regionali, già bloccati in marzo, poi pagati solo fino a giugno grazie alla manovra salva stipendi e ora nuovamente bloccati in attesa della finanziaria ter.
 
Le opposizioni attaccano: "La manovra finanziaria che ci apprestiamo a discutere – ha detto Roberto Di Mauro del Partito dei siciliani Mpa – è il frutto di un trucco ed un inganno. Il trucco è legato alla presunta disponibilità di risorse derivanti dall’accordo siglato dal presidente Crocetta col Ministro dell’Economia e delle Finanze. L’inganno è quello delle cifre sbandierate da Crocetta, che in realtà cozzano proprio con quelle dell’accordo, da cui è evidente che la Regione si appresta a fare l’ennesimo regalo allo Stato".
 
“La Finanziaria Ter, come predisposta dal governo regionale – dice Marco Falcone di Forza Italia – rischia di non dare coperture certe alle molteplici voci di spesa che prevede. Più che ad una misura di assestamento sembra di trovarsi di fronte ad una vera e propria macedonia, ricca di interventi tra loro molto diversi, estranei a quella che dovrebbe essere una manovra in equilibrio tra rigore e crescita. I 500 emendamenti presentati sono la naturale conseguenza del cattivo lavoro svolto dall’assessore all’Economia Agnello, che ha dato alla luce un disegno di legge che ha tanto il sapore di una norma omnibus: tanti interventi scoordinati, senza una precisa strategia”.

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