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Catania – “Ampie rassicurazioni” a sostegno del Tar di Catania

redazione

Catania – “Ampie rassicurazioni” a sostegno del Tar di Catania

venerdì 18 Luglio 2014

Le parole del sindaco Bianco dopo una serie di incontri a Roma

CATANIA – “Abbiamo avuto ampie rassicurazioni sul fatto che la sede di Catania del Tribunale amministrativo regionale sarà mantenuta”. Lo ha detto il sindaco di Catania, Enzo Bianco, dopo aver incontrato a Roma, a margine dei lavori dell’Ufficio di presidenza dell’Anci – dedicati a città metropolitana, immigrazione e riforme costituzionali – sia l’onorevole Emanuele Fiano, relatore del Decreto in Commissione Affari costituzionali, sia il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti.
“Grazie alle modifiche – ha detto Bianco – che saranno apportate al Decreto legge che prevede l’eliminazione di tutte le sedi distaccate dei Tribunali amministrativi regionali, il Tar di Catania dovrebbe essere mantenuto. Questo pare essere l’orientamento del governo e della Commissione. Si tratta dunque di un altro passo avanti nella nostra battaglia, ma ai parlamentari di ogni forza politica e al mondo produttivo della Sicilia orientale, che in queste settimane hanno fatto fronte comune, chiedo di non abbassare la guardia”.
Il sindaco ha ricordato di esser stato ascoltato una settimana fa, sempre a Roma, dalla Commissione di merito, la Affari costituzionali, presieduta da Francesco Paolo Sisto, sottolineando come tutti i presenti, compreso Rughetti, avessero ascoltato con estrema attenzione le motivazioni espresse da Bianco in favore del Tar etneo. Quest’ultimo, dal punto di vista dei carichi di lavoro, è il terzo d’Italia, dopo quelli di Roma e di Napoli, e il secondo per carichi pendenti dopo quello di Roma. Serve, inoltre, cinque province siciliane su nove, più di metà della Sicilia, in un territorio dove ricadono tre Corti d’Appello.
“Le ipotesi di variazioni del decreto – ha spiegato Bianco – sono tre: recuperare le sedi distaccate più grandi a livello nazionale, salvare quelle più grandi della sede nel rispettivo capoluogo di Regione, non abolire i Tar delle città sede di Corti d’Appello. E Catania rientra in tutti e tre i casi”.

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