Solo 21.000 € per ciascuno dei 10 Servizi turistici regionali; uffici chiusi di pomeriggio, sabato e festivi: visitatori disorientati. Bevacqua (Uftaa): “Manca un progetto politico”; Laneri (Federturismo): “Claudicanti”
Il turismo in Sicilia non sembra riuscire a sfondare per quelle che sono le potenzialità della nostra Isola. Più volte lo abbiamo detto. 14 milioni di pernottamenti sono troppo pochi e fa rabbia pensare che territori più piccoli del nostro (Malta e Baleari in primis) ci diano lezioni in termini di programmazione e organizzazione turistica. E così gli alberghi restano mestamente vuoti per gran parte dell’anno con il 39,1% di tasso medio di occupazione. E l’accoglienza (quando c’è, con i pochi fondi a disposizione) gioca un ruolo importante in tutto questo.
“La realtà degli Str – commenta Ornella Laneri, presidente del settore Turismo e Alberghi per Confindustria Sicilia – è decisamente mal comunicata sul web e qualsiasi servizio se non è comunicato non esiste poiché perde il 70% della sua forza. Li troviamo claudicanti poiché sono carenti di materiale informativo e spesso di conoscenza delle lingue.