No profit, la rivoluzione Poletti: giro di vite sul 5 x 1000 e potenziamento servizio civile - QdS

No profit, la rivoluzione Poletti: giro di vite sul 5 x 1000 e potenziamento servizio civile

redazione

No profit, la rivoluzione Poletti: giro di vite sul 5 x 1000 e potenziamento servizio civile

martedì 12 Agosto 2014
ROMA – Più trasparenza, sostegno alle imprese sociali con un fondo rotativo da 50 milioni di euro, riordino della fiscalità e sviluppo del servizio civile. Sono questi in estrema sintesi le linee del disegno di legge delega di riforma del Terzo Settore presentate dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e dal sottosegretario Luigi Bobba.
Procedure più semplici per le associazioni. La riforma prevede la semplificazione delle procedure per il riconoscimento della personalità giuridica delle associazioni, che oggi per il 96% non sono riconosciute, ed un registro unico delle organizzazioni del terzo settore (oggi ce ne sono ben 323 tenuti dai più diversi livelli istituzionali). Il sistema sarà vigilato da un’Autorità indipendente con funzione di indirizzo e controllo. Interventi anche sul fronte fiscale con il riordino delle diverse forme di vantaggio sia sulle imposte dirette che su quelle indirette.
Cinque per mille, scattano i controlli. Viene affrontato anche il nodo del ‘5 per mille’ con “una attenta verifica dei 44.000 soggetti che ne accedono” visto che, ha sottolineato Bobba, “oggi vengono trattati allo stesso modo un’associazione del golf e una che dà assistenza ai malati terminali”. Saranno condotte verifiche anche su alcuni numeri “che ci fanno interrogare” come le 1.250 associazioni che accedono al sistema del 5 per mille ma “non ricevono un euro da nessuno, nemmeno dai loro soci” e sulle oltre 1.800 che ricevono meno di cento euro l’anno, visto che per loro “costa più la procedura amministrativa per gestire i fondi che quello che ricevono”. In ogni caso tutti quelle che accederanno al 5 per mille dovranno fornire una rendicontazione pubblica di come hanno utilizzato i fondi ricevuti.
Impresa sociale. Per quanto riguarda le imprese sociali saranno sviluppate tutte le forme societarie più adatte alle loro attività. Quindi non più solo cooperative ma anche Spa e srl e altre. Esclusa solo la forma della ditta individuale. Per loro sarà istituito un fondo rotativo da 50 milioni di euro “e quindi non a fondo perduto – ha spiegato Poletti – cui potranno contribuire anche investitori istituzionali, e possiamo parlare anche della Cassa depositi e Prestiti”.

Servizio civile.
Forte sviluppo infine per il servizio civile che potrà contare oltre che sui fondi già esistenti, anche su risorse provenienti da Garanzia Giovani. Tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 saranno 35mila i giovani che partiranno “con l’obiettivo di arrivare al 2017 a 100mila giovani che al termine del servizio avranno anche una certificazione delle competenze acquisite”. A regime il servizio civile avrà una durata tra i 6 e i 12 mesi con la possibilità di svolgerne una parte in un altro Paese europeo. 

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