Domanda di credito da parte delle imprese, la Sicilia spicca il volo più alto (+30,4%) - QdS

Domanda di credito da parte delle imprese, la Sicilia spicca il volo più alto (+30,4%)

Oriana Sipala

Domanda di credito da parte delle imprese, la Sicilia spicca il volo più alto (+30,4%)

mercoledì 20 Agosto 2014

Barometro Crif: a livello provinciale gli importi più alti si rilevano a Catania (70.701 €), Palermo (62.427 €) e Ragusa (60.542 €). Ma le attività imprenditoriali si mantengono ancora caute: nell’Isola le somme più contenute (56.512 €)

PALERMO – Lo scorso 7 agosto abbiamo pubblicato un approfondimento sulla domanda di prestiti da parte delle imprese. Consultando i dati del Barometro Crif, elaborati sulla base del patrimonio Eurisc, il sistema di informazioni creditizie di Crif, abbiamo rilevato come, nei primi sei mesi dell’anno in corso, si sia registrato un aumento di tali richieste in tutta Italia, pari al 12,1%. Nello specifico, in Sicilia l’incremento, nel primo semestre 2014, è stato del 30,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Facendo riferimento a un campione di singole realtà territoriali si può riscontrare come la nostra Isola sia la regione che registra l’incremento più alto, contro per esempio lo 0,7% del Piemonte e il 4,1% delle Marche. Tra le regioni del Sud che registrano incrementi significativi, sebbene non ai livelli siciliani, vi sono la Puglia e la Campania, rispettivamente con il 15,3% e il 14,4%. Nella tabella è possibile vedere le variazioni percentuali di alcune regioni del Paese.
Risulta in crescita anche l’importo medio richiesto dalle imprese in tutte le regioni prese in esame. Il più alto si registra in Puglia, dove si parla di un valore di 72.009 euro, seguono il Veneto e il Lazio, rispettivamente con 70.978 euro  e 70.949 euro. In Sicilia l’importo medio si attesta invece a 52.512 euro, cifra in aumento rispetto al primo semestre del 2013, ma ben al di sotto della media nazionale, che è pari a 67.061 euro. Gli importi medi più bassi si riscontrano invece in Liguria (42.751 euro), Friuli Venezia Giulia (46.745 euro), Piemonte (47.373 euro) e Campania (48.517 euro). La nostra Isola, dunque, rispetto a tale situazione, si colloca a metà della classifica, con importi più alti a Catania (70.701 euro), Palermo (62.427 euro) e Ragusa (60.542 euro).
Prendendo in considerazione i valori dei capoluoghi di Regione, notiamo come soltanto Roma, Bari e Bologna presentino importi che superano il valore medio nazionale, rispettivamente con 77.926 euro, 75.163 euro e 67.340 euro. Nel complesso, è la Puglia a presentare una delle performance più positive, sia per quanto riguarda l’importo medio a Bari e a livello regionale, sia per l’incremento della domanda da parte delle imprese. Il Piemonte, invece, presenta la situazione opposta: l’incremento delle richieste, come già accennato, si ferma a un impercettibile 0,7%, risultante da variazioni anche negative che si sono registrate in alcune città piemontesi, come Vercelli, che registra il calo più accentuato (-4,9%). Tra i più bassi è, inoltre, l’importo medio richiesto dalle imprese torinesi, che è pari a 43.943 euro. Il Piemonte, in virtù di tale performance, scende al quinto posto della classifica nazionale per numero di richieste.
 
A occupare i gradini più alti di tale classifica, relativa al numero di richieste avanzate dalle imprese nel 2014, sono invece la Lombardia e l’Emilia Romagna. La situazione, inoltre, come si può evincere dai dati riportati, si presenta molto diversificata da regione e regione, segno questo che ogni singola realtà risponde a esigenze e caratteristiche particolari. In generale, comunque, il trend positivo che, in maniera più o meno accentuata si è registrato un po’ ovunque, è indice di un timido sblocco che incoraggia le imprese nel rivolgersi alle banche e agli istituti di credito.
Oriana Sipala

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