Discariche: altri le chiudono, noi no - QdS

Discariche: altri le chiudono, noi no

Rosario Battiato

Discariche: altri le chiudono, noi no

martedì 02 Settembre 2014

Smaltimento dei rifiuti: Sicilia lontanissima dagli obiettivi del 2020, alla stregua dei Paesi più poveri nell’Ue. Con gli impianti di produzione di energia si potrebbero risparmiare 220 mln l’anno

PALERMO – La guerra dei rifiuti è lunga ed estenuante per una Sicilia che lo scorso anno ha visto addirittura crescere la quota di immondizia smaltita in discarica rispetto al 2012. Un dato che spezza la tendenza europea e quella nazionale, sottolineando ancora una volta la sostanziale alterità del nostro sistema di gestione dei rifiuti rispetto a tutti gli altri. Un dato di fatto determinato dal predominio delle discariche private, dalla differenziata ai minimi termini, dal rischio di sanzioni Ue e dall’assenza di economia di scala innescate dalla valorizzazione energetica del rifiuto e dal riciclo.
Danni economici esagerati e non completamente quantificabili che continueranno ad accrescersi finché la Regione non proporrà un Piano adeguato, senza lanciarsi in cifre mirabolanti o in prospettive di rifiuti zero, come più volte ribadito dall’assessore Calleri, sogni al momento poco concreti.

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