Piano Giovani, si profila un nuovo click day - QdS

Piano Giovani, si profila un nuovo click day

Adriano Agatino Zuccaro

Piano Giovani, si profila un nuovo click day

giovedì 04 Settembre 2014

Sit in degli aspiranti tirocinanti davanti Palazzo dei Normanni, prossima la revoca del bando dell’ex dirigente Corsello. La discussione riprenderà il 12 settembre, il M5S aspetta chiarimenti su “aspetti insoluti”

PALERMO – Fumata nera in commissione Lavoro all’Ars. La discussione avviata ieri sul flop del Click day e il Piano giovani si è arenata. Su richiesta della capogruppo del M5S, Valentina Zafarana, la commissione ha aggiornato i lavori al 12 settembre. Nel corso della giornata sono però emerse indicazioni importanti per i tanti giovani in attesa di “verdetto”.
L’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, si è espressa sul metodo del Click day per la selezione dei tirocini del Piano Giovani: “È l’unico strumento davvero trasparente. Ovviamente stiamo studiando il sistema per mettere in sicurezza il click day dopo il fallimento della selezione dello scorso 5 agosto, quando la piattaforma non ha retto alle migliaia di tentativi di registrazione da parte dei giovani”.
“Il ministero del Lavoro ci ha chiesto di revocare il bando su Piano e Garanzia giovani pubblicato il 18 agosto scorso dall’ex dirigente Corsello” aggiunge l’assessore dopo aver partecipato martedì ad un incontro al ministero sul Piano Giovani insieme ad alcuni rappresentanti di Italia Lavoro. Il bando era stato pubblicato dall’ex dirigente dl dipartimento Formazione Anna Rosa Corsello.
Le selezioni del 5 agosto saranno, dunque, ritenute nulle? È ciò che temono gli aspiranti tirocinanti che si sono uniti ieri agli ex lavoratori degli sportelli multifunzionali per un sit in a Palermo, davanti a Palazzo dei Normanni. In piazza ci sono i ragazzi che il 5 agosto scorso sono riusciti a incrociare le candidature per i tirocini – da 500 euro al mese, per sei mesi – con le aziende disponibili ad attivarli, e gli ex sportellisti transitati al Ciapi di Priolo con il progetto Spartacus, che chiedono risposte sul loro futuro occupazionale. Per i ragazzi riuniti in sit in le selezioni del 5 agosto del Piano giovani sono valide. Chi aveva già intrapreso i primi contatti con le aziende e stava per ultimare la procedura si sente defraudato di un’esperienza di tirocinio che riteneva ormai acquisita.
Intanto non si esauriscono le polemiche su “un’indelebile pagina di raro squallore” (così ha definito la vicenda l’assessore) che non si è scandalizzata “del fatto che un portale informatico potesse riscontrare dei problemi, sarebbe bastato accertare la responsabilità e risolvere il problema come ho legittimamente chiesto per ripartire, invece si è preferito sollevare un gran polverone e orchestrare una battaglia tra burocrazia, parte di questo Parlamento e il governo”. La battaglia, evidentemente, prosegue e i 5Stelle si sono opposti al tentativo del presidente della commissione, Marcello Greco, di trovare un accordo unanime su una risoluzione. “La risoluzione era una scatola vuota – dice Zafarana – Prima di votare qualsiasi atto è necessario che il governo chiarisca aspetti ancora insoluti: ritira o no il bando Corsello? Per la nuova selezione ci si affiderà nuovamente allo strumento del click day? Da dove prende le risorse? Risposte che il governo non è stato in grado di fornire nell’audizione di oggi”. Non ci resta che… attendere.
 

 
Italia Lavoro pronta a denunciare la Corsello
 
PALERMO – Mentre imperversa la battaglia politica, Italia Lavoro ha dato mandato ai propri legali di denunciare l’ex dirigente del dipartimento Formazione, Anna Rosa Corsello, per alcune dichiarazioni rese alla stampa dalla burocrate in merito al ruolo della società pubblica nella gestione del clik day, poi fallito.
Lo ha annunciato il presidente di Italia Lavoro, Paolo Reboani, durante l’audizione in commissione Lavoro all’Ars sul flop del Click day e sulla gestione del Piano Giovani. Reboani ha riferito ai commissari che il giorno dopo il flop del 5 agosto “abbiamo cercato più volte di metterci in contatto con l’amministrazione regionale per trovare subito una soluzione, ma non abbiamo mai avuto l’opportunità di parlare o incontrare la dirigente Corsello”. Reboani ha depositato in commissione una corposa relazione sull’attività resa da Italia Lavoro.

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