La Bce taglia gli interessi. Ora "slancio alle riforme" - QdS

La Bce taglia gli interessi. Ora “slancio alle riforme”

redazione

La Bce taglia gli interessi. Ora “slancio alle riforme”

venerdì 05 Settembre 2014

Le manovre di Draghi. Da ottobre un piano di investimenti garantiti

Roma – La Bce ha tagliato, a sorpresa, il tasso di finanziamento pronti contro termine portandolo dallo 0,15% a un nuovo minimo storico dello 0,05%. Abbassati anche il tasso sui depositi (dal -0,10% al -0.20%) e il tasso marginale (dallo 0,40% allo 0,20%). Immediata la ripercussione sui mercati. L’euro ha toccato un minimo da un anno a 1,3036 dollari mentre le borse europee hanno iniziato a estendere i guadagni.
A correre sono soprattutto le piazze dei paesi più indebitati: Milano ha guadagnato subito l’1,39%, Madrid l’1%. Solida anche Parigi (+0,9%). Progressi piu’ moderati per Francoforte (+0,27%) e Londra (+0,31%).
Durante una conferenza stampa, il governatore Mario Draghi ha annunciato che la Bce avvierà un programma di acquisto di ‘asset backed securities’ e obbligazioni garantite. Il programma partirà a ottobre e i suoi dettagli verranno rivelati dopo il prossimo direttivo della Bce. Come ha spiegato Draghi, il ritmo di crescita dell’area euro si è “indebolito” a fronte di dinamiche monetarie e del credito che restano sotto tono, ha detto Mario Draghi, aggiungendo che si tratta di un andamento “inferiore alle attese”.
Il piano di acquisto avrà “un impatto forte” sul bilancio europeo; inoltre si acquisiranno solo “titoli semplici e trasparenti”. La decisione avviene anche perché “Le proiezioni per la crescita reale per il 2014 e per il 2015 sono state riviste al ribasso, mentre per il 2016 sono state riviste al rialzo”. In particolare, le stime sono state riviste per il 2014 e il 2015, rispettivamente da +1% a +0,9% e da +1,7% a +1,6%. Per il 2016 invece si passa da +1,8% a 1,9%. In particolare, per Draghi pesano “l’elevata disoccupazione e l’alto tasso di capacità inutilizzata, la perdita di slancio dell’economia che potrebbe minare gli investimenti privati e gli accresciuti rischi geopolitici”.  
Inoltre, il direttivo della Bce è “unanime” nel prendere in considerazione “ulteriori misure non convenzionali nell’ambito del proprio mandato” se sarà reso necessario da un “periodo troppo prolungato di bassa inflazione”. Proprio nell’Eurozona, l’inflazione “resterà bassa per un periodo prolungato di tempo”.  
Arriva poi un invito del presidente Bce ai governi nazionali: le riforme strutturali “a questo punto devono chiaramente prendere slancio”.

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