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Messina – Per Taormina Arte sempre meno fondi

Massimo Mobilia

Messina – Per Taormina Arte sempre meno fondi

martedì 09 Settembre 2014

Ancora niente accordo tra Comune, ex Provincia e Regione per la trasformazione dell’ente in Fondazione. Non si contano i debiti del Comitato gestore: nel 2012 erano già 600 mila euro

TAORMINA (ME) – C’è una Taormina Arte che sta chiudendo l’ennesima stringata rassegna culturale tra qualche successo e molti punti discutibili. C’è una Taormina Arte a corto di risorse economiche e in mano alla politica tra Messina e Palermo. E c’è poi soprattutto la Taormina Arte dei lavoratori, che da sei mesi non prendono stipendi ma che hanno continuato comunque a lavorare per il buon nome della città.
Questo è il quadro di una situazione che si trascina ormai da anni e che negli ultimi mesi è diventata insostenibile, nel momento in cui la Regione siciliana ha ulteriormente azzoppato il contributo annuo portandolo a 700 mila euro (la metà rispetto all’anno scorso e meno di un terzo rispetto alla quota degli anni passati), mentre restano non quantificabili i debiti del Comitato gestore (stipendi pregressi esclusi), il cui ultimo dato ufficiale risale a circa 600 mila euro di passivo del 2012.
Da più parti la via di uscita è stata individuata nella trasformazione in Fondazione, ma adesso il tempo sta per scadere. Il segretario generale del Comitato, Ninni Panzera, aveva fissato al 15 settembre la data ultima per questo delicato passaggio ma, come da almeno quattro anni a questa parte, l’accordo tra Taormina, Messina e la Regione non è stato ancora trovato. Già nel 2010 infatti il commissario regionale Dora Piazza aveva abbozzato un nuovo statuto, che però non era piaciuto a Taormina perché lasciava troppo potere nelle mani di Palermo. In questi giorni è al lavoro a Palazzo dei Giurati un’apposita Commissione consiliare col compito di stilare la bozza di accordo, ma il tema non è stato inserito tra gli argomenti del prossimo Consiglio e sicuramente si andrà per le lunghe.
Il problema principale resta quello economico perché l’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, ha già fatto sapere che i 700 mila euro dovranno bastare anche per fare la Fondazione. Bisognerà poi fare in modo almeno di ripianare la situazione debitoria per poter ripartire da zero. Chi, tra gli attuali enti pubblici, potrà ancora contare all’interno del sodalizio? Le indiscrezioni dicono che molto probabilmente usciranno di scena Comune e Provincia di Messina, che ben poco avevano da spartire con una kermesse ormai solo taorminese.
 
Resterà forte il peso della Regione, se non altro perché le uniche risorse pubbliche potranno arrivare solo da Palazzo dei Normanni magari attraverso la programmazione europea. In ballo resta pure il coinvolgimento del ministero dei Beni culturali. Sta di fatto che ancora una volta Taormina si ritrova senza una programmazione culturale per i mesi invernali, mentre il Palazzo dei Congressi, che dovrebbe costituire l’immobile patrimonio della futura Fondazione, non ha ancora ricevuto la piena agibilità nonostante gli oltre 200 mila euro spesi per le ultime manutenzioni. 

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