Un piano infrastrutturale integrato per cambiare la mobilità in Sicilia - QdS

Un piano infrastrutturale integrato per cambiare la mobilità in Sicilia

Francesco Sanfilippo

Un piano infrastrutturale integrato per cambiare la mobilità in Sicilia

giovedì 11 Settembre 2014

Conferenza stampa congiunta tra Lo Bosco (Rete ferroviaria), il presidente Crocetta e Torrisi (Trasporti). Per la Palermo-Catania fino a 16 treni regionali veloci e 6 coppie per gli intercity

PALERMO – Ieri, in una conferenza-stampa congiunta, il presidente della Rete ferroviaria italiana, Dario Lo Bosco, il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, e l’assessore regionale delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti, Nicola Torrisi, hanno presentato il piano d’investimenti in atto. Questi investimenti rafforzeranno nei prossimi 4 anni il trasporto su ferro della Regione, in armonia con un parallelo sviluppo della rete autostradale.
Durante la conferenza, è emersa la volontà dell’attuale amministrazione a includere quanta più parte del territorio possibile nei servizi infrastrutturali in progettazione. Un piano da 11 miliardi di euro che tenta di cambiare finalmente il volto delle linee ferroviarie siciliane. Finora, il collegamento Palermo-Catania prevede una coppia di treni regionali al giorno con percorrenza superiore alle 3 ore. Secondo uno studio di fattibilità, la frequenza dei treni nella tratta Palermo-Catania potrebbe aumentare fino a 16 treni regionali veloci ed a 6 coppie per gli intercity. Ciò permetterebbe un incremento degli spostamenti giornaliero stimato tra le 17 mila e le 20 mila unità.
Nell’agrigentino, inoltre, sono previste la realizzazione di una nuova stazione a Porto Empedocle più funzionale per i cittadini dell’attuale, il rinnovo della tratta Agrigento bassa-Porto Empedocle, la costruzione di nuove fermate in località di Fontanelle e San Michele. Su Comiso, ci sono dei lavori imminenti per potenziare la tratta Rosolini-Modica, mentre si sta pensando con l’assessorato dei Trasporti di presentare un project financing per completare la tratta Gela-Agrigento-Trapani così da rafforzare anche il turismo di questi territori. Lo stesso ragionamento vale per la tratta Palermo-Messina.
Il presidente Lo Bosco ha dichiarato: “L’amministrazione regionale vuole evitare sovrapposizioni tra la rete su gomma e quella su strada che sono causa di diseconomie. Per la prima volta si parla di un piano dei trasporti secondo una Valutazione ambientale strategica che il Parlamento e il Governo hanno promosso e approvato nella precedente finanziaria regionale”. L’Assessore Torrisi ha aggiunto: “Il commissariamento previsto dal Governo Renzi non ci riguarda poiché l’Assessorato ha svolto i suoi compiti. Finalmente, vorremmo lavorare anche dal punto di vista dei servizi, così da arrivare all’accordo di programma con le Ferrovie. Finora, stiamo aspettando il placet del ministero delle Finanze per così poter fare quelle scelte che miglioreranno  i servizi regionali in funzione della rete ferroviaria”.
 


Il triangolo metropolitano e i collegamenti tra gli aeroporti
 
PALERMO – Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo di fondo è di immaginare questa Sicilia del triangolo metropolitano Palermo, Catania e Messina di grande interesse economico, anche se finora non lo è per il tempi lunghi di percorrenza. Quest’obiettivo è diviso in due fasi, dove nella prima è previsto un collegamento tra l’aeroporto di Catania e quello di Palermo in due ore e venti minuti, mentre nella seconda questo tempo si ridurrà ad un’ora e venti. Infatti, occorre mettere in collegamento porti e aeroporti, come dimostrano i lavori per la creazione di un collegamento ferroviario con il porto di Augusta. Poi ci sono due elementi importanti che sono intervenuti nel frattempo, l’aeroporto di Comiso e quello di Trapani-Birgi. Quest’anno, c’è stato un notevole aumento delle presenze turistiche straniere e, con l’aeroporto di Comiso, quei territori hanno visto rafforzare la presenza turistica. I lavori sulla tratta Nord-Sud, Gela-Santo Stefano di Camastra sono in corso, così da creare una croce che colleghi tutta la Sicilia, da Nord a Sud e est-ovest, intercettando tutte le potenzialità della Regione”.

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