Le soluzioni possono essere due: dare corpo a un nuovo piano di rifiuti che potenzi la raccolta differenziata e tutte quelle pratiche che sono meccanismi consolidati nell’Ue che funziona, oppure rassegnarsi a diventare una discarica a cielo aperto. Un taglio netto alla gestione illegale degli anni scorsi, che avrebbe determinato anche casi di corruzione all’interno della stessa macchina regionale, e una risoluzione dell’emergenza che ormai permane da oltre un decennio. Nicolò Marino, ex assessore, ci aveva provato, ma la sua azione è stata bloccata da Rosario Crocetta che ha deciso di sostituirlo nell’ultimo rimpasto governativo.