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Trapani – Elezioni 2012 ad Alcamo, la parola al Cga

Vincenza Grimaudo

Trapani – Elezioni 2012 ad Alcamo, la parola al Cga

domenica 21 Settembre 2014

Il ricorso è stato presentato da Niclo Solina contro l’attuale sindaco Sebastiano Bonventre. Attesa per il giudizio sul riconteggio delle schede per le amministrative di Alcamo

ALCAMO (TP) – All’interno dei locali della Prefettura di Trapani si sono concluse le operazioni di verifica del voto delle amministrative 2012 di Alcamo. Secondo quanto emerge dalle primissime indicazioni l’attuale sindaco Sebastiano Bonventre avrebbe aumentato lo scarto di voti con il suo antagonista al ballottaggio, Niclo Solina del movimento Abc. Secondo il legale del primo cittadino, Alessandro  Finazzo, tra le schede assegnate o sottratte a l’uno e l’altro candidato il divario precedente sarebbe aumentato di ulteriori 18 voti. “Al momento non parlo – ha detto Bonventre – e con rispetto attendo la sentenza. Dopo mi pronuncerò e avrò molte cosa da dire”.
“Ci riserviamo di esprimerci – ha sottolineato Paola Messina, rappresentante di Abc –e ogni valutazione potrà essere fatta dopo la sentenza del Cga, attesa per dicembre”.
Adesso la Prefettura, che ha effettuato la verifica alla presenza dei legali dei due candidati sindaco al ballottaggio delle scorse amministrative, compilerà un’apposita relazione che sarà inviata al Consiglio di giustizia amministrativa a cui spetterà il compito di pronunciarsi. In realtà, oltre alle schede contestate su cui Bonventre avrebbe guadagnato altri 18 voti in più sull’avversario, ce ne sono altre su cui ci sono dubbi di interpretazione per l’assegnazione. Su ciò si esprimerà sempre la Commissione prefettizia, ma in questo caso l’esito non è prevedibile, motivo per cui non è ancora scontata al 100 per cento la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa.
Si è arrivati a questa verifica per effetto dei diversi ricorsi presentati proprio da Solina, il quale ha evidenziato come siano stati assegnati a Bonventre molti voti che, secondo lui, erano invece da annullare per alcuni segni sulle schede. Ricorsi che inizialmente non sono stati presi in considerazione, ma che poi sono stati accolti quando sono emerse indagini della Procura di Trapani, ben due, sul presunto voto di scambio proprio ad Alcamo”.
“In questi due anni – ha concluso – ad Alcamo è successo di tutto: ricorsi, controricorsi, denunce, querele, dibattiti politici, interrogazioni parlamentari”.
“Ci sono – ha sottolineato il prefetto di Trapani Leopoldo Falco – moltissime schede contestate su cui restano dubbi interpretativi. Essi saranno dipanati per l’appunto dal Cga”.
 

 
I processi attualmente in corso sul presunto voto di scambio
 
ALCAMO (TP) – Per l’esattezza sono due i procedimenti giudiziari a carico dell’ex senatore Nino Papania del Partito democratico e di alcuni esponenti del suo entourage per quanto riguarda il presunto caso di voto di scambio rilevato dalla Procura di Trapani alle scorse amministrative, durante le quali vinse il candidato sindaco sostenuto dall’ex parlamentare, per l’appunto Sebastiano Bonventre, per soli 39 voti di scarto sullo sfidante Solina.
Da intercettazioni ambientali e telefoniche emergerebbe per l’appunto la figura dell’ex parlamentare e di molti suoi fedeli accusati di essere stati in grado di condizionare il voto e alterarne il risultato dietro promesse di denaro e posti di lavoro, e distribuzione di generi alimentari.
Un processo vede gli imputati accusati di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio, l’altro per voto di scambio.

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