Il riciclo di elettrodomestici fa "respirare" la Sicilia - QdS

Il riciclo di elettrodomestici fa “respirare” la Sicilia

Rosario Battiato

Il riciclo di elettrodomestici fa “respirare” la Sicilia

martedì 23 Settembre 2014

Poco meno di 2mila tonnellate trattate nel primo semestre 2014 per un taglio di CO2, pari a 21mila tonnellate. I consigli del consorzio Ecodom per una corretta gestione di questo genere di rifiuti

PALERMO – Anche la Sicilia sa fare la differenziata. Lo dimostrano i dati dell’ultimo aggiornamento del Consorzio Italiano per il Recupero e Riciclaggio degli Elettrodomestici che fanno riferimento al primo semestre di quest’anno: quasi 2mila tonnellate trattate per un corrispettivo taglio di 21mila tonnellate di Co2 e un risparmio energetico di poco meno di due milioni di kWh.
Dal riciclo la Sicilia ha ricavato 1.181.700 kg di ferro, 199.100 kg di plastica, 45.810 kg di rame e 56.000 kg di alluminio. In dettaglio, Ecodom ha trattato 874 tonnellate di frigoriferi, congelatori, condizionatori (R1) e 1.109 tonnellate di lavatrici, lavastoviglie, scalda-acqua, forni, cappe (R2). A livello provinciale domina la provincia di Palermo con 714 tonnellate di raee gestiti, un taglio di emissioni pari a 8.650 tonnellate di Co2 e 747.000 kWh di energia risparmiata. Segue a poca distanza Catania e poi, discretamente più distante, la provincia di Messina per chiudere il podio. In coda alla classifica ci sono Caltanissetta (22 tonnellate) ed Enna (7 tonnellate). Questi numeri sono stati diffusi in occasione della rinnovata collaborazione tra il consorzio Ecodom (consorzio italiano per il recupero e riciclaggio degli elettrodomestici) e Legambiente per l’evento “Puliamo il mondo” che avverrà tra il 26 e il 28 settembre.
L’occasione è propizia non soltanto per ricordare i numeri della raccolta siciliana, ma anche per potenziare l’attività di sensibilizzazione e quindi progettare un incremento dell’attività. Ecodom ha fissato cinque regole d’oro per una corretta gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici. Ci sono i consigli di massima che prescrivono di “non buttare mai i raee nella spazzatura indifferenziata, non abbandonarli nell’ambiente e non dimenticarli in casa, in soffitta o nei garage, e portarli alle isole ecologiche più vicine” e i riferimenti alle ultime normative in materia che prevedono, nel caso dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico, la consegna del vecchio equivalente al negoziante che è tenuto a ritirarlo gratuitamente così come prevede il decreto “uno contro uno” in vigore dal giugno del 2010. Inoltre dal mese di aprile 2014, con il nuovo Decreto Legislativo 49/2014, è stato introdotto – per i negozi con superficie di vendita superiore a 400 mq – l’obbligo di ritiro gratuito “uno contro zero” dei raee di piccolissime dimensioni (aventi cioè dimensione massima inferiore a 25 cm). In alternativa bisogna “richiedere il ritiro a domicilio per i raee ingombranti e ricordare che i raee possono diventare preziose risorse se correttamente riciclati, mentre, se trattati in modo non corretto, possono essere dannosi per l’ambiente”.
In occasione dell’evento organizzato dall’associazione del cigno, Ecodom ha distribuito un kit a quasi 4mila studenti di 77 scuole distribuite in tutta Italia (dalle primarie alle superiori). “È fondamentale che nel nostro Paese aumenti la responsabilità individuale su un tema così importante, ma spesso trascurato, come il trattamento degli elettrodomestici a fine vita – ha spiegato Mauro Cola, Presidente di Ecodom -. Con questa collaborazione, attiva ormai da diversi anni, Ecodom e Legambiente intendono spronare i cittadini ad adottare un comportamento ambientalmente sostenibile”. È importante ricordare, ha concluso il presidente del consorzio, “come ogni apparecchiatura elettrica ed elettronica è una ‘miniera’ di materie prime che possono essere riciclate”.

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