La Regione inghiotte le strade nascenti - QdS

La Regione inghiotte le strade nascenti

Rosario Battiato

La Regione inghiotte le strade nascenti

venerdì 26 Settembre 2014

Tagliati 172 milioni di euro per la Nord-Sud, arteria strategica per il completamento della rete infrastrutturale isolana. L’assessore Torrisi: “Mi impegno a recuperare le somme con il contratto cis da 2 mld con l’Anas”

PALERMO – Ancora un ingombro lungo l’iter della realizzazione della Nord-Sud che dovrebbe permettere la congiunzione dell’area nebroidea con la Palermo-Catania. La delibera di Giunta numero 152 del 30 giugno scorso, pubblicata di recente sul sito della Regione, ha confermato il definanziamento di 172 milioni per il lotto C della SS 117 Santo Stefano di Camastra-Gela. Dopo le proteste dei sindaci dell’area in una riunione palermitana, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nico Torrisi, si è impegnato a trovare un’alternativa per il reperimento dei fondi nel contratto istituzionale di sviluppo da 2 miliardi che la Regione dovrebbe chiudere con l’Anas già alla fine di quest’anno. 
La strada statale 117 collega Santo Stefano di Camastra a Leonforte, passando per i Nebrodi, e coinvolge anche i comuni di Reitano, Mistretta e Nicosia. In questo percorso si inserisce la strada nord-sud o strada dei due mari, che si snoda lungo il versante tirrenico siciliano – per la parte settentrionale seguirà il tracciato della SS 117 – e che da Enna a Gela si avvarrà della parte ammodernata della SS 117 bis. Non è una strada qualsiasi, ma un pezzo essenziale per il completamento della rete infrastrutturale isolana.
Assolutamente comprensibili, pertanto, le preoccupazioni sorte in capo ai sindaci e ai politici locali, quando hanno appreso ufficialmente il contenuto della deliberazione della Giunta regionale, numero 152 del 20 giugno 2014, che, nell’ambito della rimodulazione del “Fondo Sviluppo e Coesione 2007/2013”, aveva modificato il contributo finanziario, rendendo di fatto impossibile l’avvio dell’opera. L’articolo 4 della L.r. del 28 gennaio 2014, numero 5, prevede che “al concorso al risanamento della finanza pubblica posto a carico della Regione dalle norme statali – si legge nella deliberazione – si provveda per l’importo di 508.300 migliaia di euro mediante rimodulazione delle risorse destinate alla Regione dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (‘Fsc’) 2007-2013”.
Queste risorse, originariamente pari a circa 3,4 miliardi di euro, si ridurranno a 2,9 miliardi di euro. A farne le spese, si legge nell’allegato, anche i 172 milioni di euro previsti per l’itinerario SS 117 Nord-Sud Santo Stefano di Camastra-Gela, lotto C1. Risultato? La fine dei giochi.
Nel 2012 il Cipe aveva stabilito, con una deliberazione sui fondi Fas, la finanziabilità dei lotti C1 e C2, per un ammontare pari a 399 milioni per il primo, e 52 per il secondo. La Regione si è mangiata tutto, pezzo a pezzo. La deliberazione 353 del 28 ottobre 2013 aveva già previsto una rimodulazione dell’intervento con un segno meno da 227 milioni di euro, prevedendo poi il recupero delle somme con 202 milioni da POFESR 2007-2013 e per 25 milioni con il PAC3. Tuttavia nella delibera del giugno scorso l’importo risultante per l’infrastruttura era pari a zero. Pare abbastanza chiaro che, stando così le cose, non sarà possibile, come si legge nella nota dell’allegato della deliberazione, che si dia corso a quanto segue: “l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti sul progetto definitivo per appalto integrato è prevista per il 30/12/2014”.
La notizia era nell’aria già nell’estate scorsa, ma la conferma ha messo in moto le segreterie democratiche locali e attivato un pressing sugli uffici dell’assessorato. In una nota diffusa online il segretario del partito democratico di Leonforte, Antonio Vanadia,  ha definito questa azione “l’ennesimo atto di scippo e desertificazione ingiustificabile nei confronti delle aree interne”.
 
Un atto che compromette lo sviluppo commerciale dell’area, secondo l’esponente democratico, e che rende più problematica la situazione viaria e di collegamento tra gli ospedali della zona. Nei giorni scorsi c’è stato anche un incontro ed è stato l’assessore Nico Torrisi in persona a mettersi in prima linea risolvere la questione: “Ho preso l’impegno di inserire queste somme nel contratto cis da chiudere con l’Anas”. Si tratta del contratto istituzionale di sviluppo, uno strumento di programmazione da 2 miliardi di euro che si chiuderà con l’Anas entro l’anno e che, a questo punto, oltre ad assicurare un sano sviluppo infrastrutturale all’Isola dovrà anche garantire il recupero dei tratti definanziati della Nord-Sud.

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