Fulvio Bellomo: "Sorveglianza strategica e progettazione" - QdS

Fulvio Bellomo: “Sorveglianza strategica e progettazione”

Francesco Sanfilippo

Fulvio Bellomo: “Sorveglianza strategica e progettazione”

venerdì 26 Settembre 2014

Forum con Fulvio Bellomo, direttore generale dipartimento regionale tecnico assessorato  Infrastrutture e mobilità

Quali sono le attività salienti svolte dal dipartimento tecnico regionale?
“Uno dei compiti è la vigilanza sulle opere pubbliche, seppur siano attività residue, poiché dipendono da un responsabile unico del procedimento. Tuttavia, il dipartimento va oltre questo compito, svolgendo una sorveglianza strategica per alcuni settori. La Sanità è uno dei settori più delicati, poiché non può pagare un euro se il nostro dipartimento non rilascia la sua autorizzazione. Si tratta, quindi, di alta sorveglianza che garantisce sia la Sanità sia la Regione, non a caso questo è un settore che ha la nostra priorità. Un’altra attività fondamentale è la progettazione, per cui ci sono quattro servizi dedicati. Il nostro è l’ente regionale che dovrebbe dare una consulenza di questo tipo a tutte le stazioni appaltanti. Dovrebbe diventare un vero e proprio ufficio di progettazione e di servizio per gli enti locali e per la Regione intera. Non a caso, nella nuova programmazione comunitaria esistono alcune linee di intervento che consentirebbero alla pubblica amministrazione di potenziare le proprie attività, sia in termini di infrastrutture sia in termini di formazione del personale. Quest’ultima è fondamentale, poiché la progettazione richiede strutture informatiche, programmi idonei e personale formato adeguatamente sulla progettazione stessa. La Regione ha presentato un programma sotto il mio predecessore che interessa una linea d’intervento di 30 milioni di euro, anche se questo programma sarà snellito. Ad ottobre, si farà in modo da attivare questo settore che è nuovo, coinvolgendo anche il demanio regionale che già possedeva un suo ufficio di progettazione”.

Il vostro dipartimento è molto vasto?
“Il nostro dipartimento, oltre alla sede centrale, comprende venti uffici territoriali, inclusi gli Urega e il Genio civile. Eppure, nasce nel giugno 2013 dopo diverse proroghe in presenza di problemi di non facile soluzione che hanno condizionato le nostre attività”. 
Anche il demanio rientra tra le vostre competenze?
“Il demanio regionale comprende tutti gli immobili ancora di competenza della Regione sia quelli che sono passati alla Pirelli Refranchising. La gran parte degli interventi riguarda azioni di ordinaria o straordinaria manutenzione, ma non l’avvio di nuove opere. Non c’è una programmazione definita, poiché il demanio regionale, oggi, è passato all’Assessorato all’Economia, dopo aver fatto parte della Presidenza regionale. Esiste un capo servizio e sono realizzati piccoli interventi a seconda l’emergenza che si presenta. Finora ci sono 27 incarichi sul demanio regionale, tra cui il palazzo dove ha sede del prefetto di Palermo. Invece, quelli che ora sono passati nelle mani della Pirelli il cui contratto prevedeva che tali beni passassero nel momento in cui gli interventi di adeguamento da parte della Regione fossero stati completati. Tuttora, questi interventi sono in corso, ma il nostro dipartimento potrà intervenire con fondi della stessa Pirelli ove fosse necessario”.

Il vostro ufficio di progettazione potrà supportare i Comuni?
“Sì, l’ufficio di progettazione, per norma, darà il supporto tecnico sulla progettazione che i comuni necessitano. Il problema è che i comuni sono privi di per sé del responsabile unico del procedimento che è ricoperto per legge da un professionista abilitato e che non si può sostituire. Uno dei compiti del nostro dipartimento sarà di formare questi responsabili. In realtà, sono stati attivati dei protocolli d’intesa con alcuni comuni come Augusta, dove i nostri uffici del Genio civile di Siracusa sono messi a loro disposizione per alcuni loro progetti”.
Che cosa prevede il codice dei contratti?
“Il codice dei contratti prevede in alcuni suoi commi che, se il comune non è in grado di porre in essere l’appalto con i suoi uffici tecnici, il dipartimento così come altri enti pubblici possono surrogare tali compiti. Un aiuto a questo processo viene dalla decisione del presidente Crocetta di far perdurare tre anni gli incarichi di dirigenza, cosa che ci consente di programmare meglio le attività”.
 
Gli Urega dipendono dai vostri uffici?
“Le centrali appaltanti, meglio conosciute come Urega e il Genio civile sono di nostra competenza. La Sicilia è stata precursore nell’istituzione delle centrali appaltanti, prima che nel resto del Paese. Le gare di competenza dell’Urega partono da un milione e duecentocinquanta mila euro, ma se il comune ne richiede la competenza per opere di minore entità, gli Urega non possono sottrarsi. Questi uffici sono passati da nove a sette e, da quando sono stati istituiti nove anni fa, non c’è mai stato finora un solo episodio criminale”.
Il personale degli Urega è eccessivo rispetto alle esigenze?
“È previsto che la segreteria tecnica di ogni Urega arrivi fino a 30 unità, ma i sondaggi condotti dal dipartimento hanno dimostrato che nessun ufficio arriva a tanto, potendo contare al massimo su una decina di impiegati. L’Assessore alle Infrastrutture Torrisi, però, sta elaborando un decreto di riorganizzazione degli Urega per snellire e per razionalizzare le procedure, perciò tutto ciò che è realizzato, è fatto nelle more che entri in vigore tale decreto. Alla fine dell’anno, il decreto sarà pronto, ma non credo che si potrà intervenire prima del 2015”.
Quante sono le opere incompiute in Sicilia?
“Queste opere nascono da una norma nazionale ed è stato istituito un ufficio che se ne occupasse. La legge 214/2011 ha previsto l’istituzione di un’anagrafe delle opere incompiute con il regolamento attuativo pubblicato nel 2013. Finora, ci sono 190 opere incompiute censite ufficialmente”.
 
Quali sono i vostri rapporti con l’Avcp, ex Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture?
“Con il decreto legge 90/2014, quest’organismo si è trasformato in Anac, Autorità nazionale anti corruzione, che assorbirà in sei mesi la stessa ex Autorità di Vigilanza, conservandone le competenze. Il dipartimento tecnico, tramite una convenzione con quest’organismo in Sicilia, è divenuto il suo braccio operativo. La novità di questo rapporto sta nel monitoraggio degli appalti, che sono sottoposti ad un’analisi critica sul loro stato dell’arte, e ciò vale in particolare per la Sanità. Su sette miliardi di spesa, circa l’80% riguarda beni e servizi di cui la metà è impegnata solo per la Sanità siciliana. Attraverso la banca-dati dell’Anac, si possono ottenere tutti i dati necessari per conoscere le modalità di affidamento che, nel caso delle gare ristrette, possono portare a contestazioni”.
Quali sono le competenze odierne del Genio civile?
“Il Genio civile dipende dal nostro dipartimento, anche se la loro è un’attività storica, e la loro competenza riguarda per legge alcuni campi specifici come quello sismico. Un’attività nuova, però, è il controllo di primo livello previsto dalle norme comunitarie. Questo controllo, fatto da un organo specifico, controlla la regolarità tecnica dell’appalto. In passato, i progetti erano affidati in modo arbitrario, oggi qualunque importo sia in discussione, deve comportare una fase negoziale. Se l’importo previsto è di una certa entità, deve esserci una gara obbligatoria. Questi controlli di primo livello, svolti dal Genio civile, sono fatti per conto del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità. Ora, i controlli tecnici sono stati estesi per altri dipartimenti come quello della Pesca e del Territorio e Ambiente”. 
 

 
Curriculum Fulvio Bellomo
 
Fulvio Bellomo, nato a Palermo nel 1960, si è laureato in Scienze agrarie nel 1991 ed è entrato all’assessorato regionale Agricoltura e Foreste con la qualifica di dirigente tecnico agronomo. Dal 2005 al 2006 ha ricoperto il ruolo di dirigente generale dell’Ispettorato tecnico regionale dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici, mentre dal 2006 agli inizi del 2009, è stato dirigente generale di quest’ultimo. Dal luglio 2014 è divenuto dirigente generale del dipartimento tecnico regionale dell’assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità.

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