Legge Delrio, Ardizzone sosterrà Ddl per ricezione - QdS

Legge Delrio, Ardizzone sosterrà Ddl per ricezione

Raffaella Pessina

Legge Delrio, Ardizzone sosterrà Ddl per ricezione

martedì 30 Settembre 2014

Oggi riapre l’Ars, nell’Odg l’elezione di un vice presidente dell’Assemblea. Musumeci: “Non si può togliere diritto a scegliere presidente”

PALERMO – Ricomincia oggi la settimana parlamentare a Palazzo dei Normanni all’insegna dell’instabilità. L’ultima seduta della scorsa settimana, infatti, era stata dedicata alle dichiarazioni del presidente della Regione Crocetta, con le dure repliche di parlamentari non solo dell’opposizione.
Alle 16 di oggi riapriranno i battenti di Sala D’Ercole per affrontare un ordine del giorno lunghissimo, con in testa l’elezione di un vice presidente dell’Assemblea, dopo l’elezione al parlamento europeo di Salvo Pogliese. Il Partito democratico non ha ancora ritrovato l’unità fra renziani e cuperliani sul proseguimento dell’appoggio al governatore e si avvicina la data in cui verrà discussa la mozione di sfiducia nei confronti di Crocetta, proposta sia da Forza Italia che dal Movimento Cinque Stelle.
 
La mozione potrebbe raccogliere più consensi di quanto si pensi poiché centrodestra e Grillini arrivano a poco meno della metà più uno, numero necessario per l’approvazione della mozione. Se la parte del Pd contro Crocetta dovesse votare a favore il risultato sarebbe presto raggiunto. Certamente questa settimana rappresenterà un momento di riflessione, necessario peraltro per permettere lo svolgimento di elezioni in alcuni comuni della provincia di Siracusa. In questo lasso di tempo il Partito democratico dovrà ritrovare unità di intenti in nome della governabilità. Intanto si mobilitano i parlamentari per le autonomie locali.
Il presidente dell’Ars  Giovanni Ardizzone (Udc) raccoglie l’appello dell’Anci e dei sindacati per “un’applicazione in Sicilia della legge Delrio sulle autonomie locali” e promette che alla prossima conferenza dei capigruppo all’Ars sosterrà il relativo disegno di legge. Ardizzone sostiene che la ricezione della normativa nazionale non potrà mettere in gioco l’autonomia dell’Isola, anzi. La legge regionale del marzo scorso aveva istituito i liberi consorzi di Comuni e le Città metropolitane. Mancava la norma statale in ordine alle funzioni da attribuire.
Il presidente dell’Ars lancia anche un appello ai partiti presenti in Parlamento. “Se mettiamo da parte le divisioni ideologiche e le presunte lesioni statutarie – avvisa Ardizzone – si potrà fare, nell’immediato, un ottimo lavoro a tutto vantaggio del quadro istituzionale e ordinamentale degli enti locali siciliani. Auspico che l’Assemblea possa trovare un accordo e procedere senza indugi, all’approvazione del relativo disegno di legge”.
 
Contrario Nello Musumeci dell’opposizione: “Non possiamo togliere ai siciliani il diritto a scegliere il presidente del Libero Consorzio e il sindaco metropolitano. L’esempio nazionale, su questo aspetto, dimostra proprio in queste ore la realizzazione di indecorosi inciuci e lobby locali che fanno temere il ritorno della peggiore partitocrazia. Sappiamo già che il rimedio sarebbe peggiore del male. Il tempo del governo Crocetta per provvedere alla riforma delle Province in Sicilia è scaduto; il tempo ha dimostrato che avevamo ragione nel definire le proposte del governatore inapplicabili e devastanti”.

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