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Messina – Tasse da riscuotere per il comune di Taormina: 11 mln di euro ma per ora solo virtuali

Massimo Mobilia

Messina – Tasse da riscuotere per il comune di Taormina: 11 mln di euro ma per ora solo virtuali

martedì 30 Settembre 2014

Dopo l’analisi del Consuntivo 2013, il Comune di Taormina resta un ente strutturalmente deficitario. Contenzioso con gli albergatori per la tassa turistica, incarico a un legale

TAORMINA (ME) – Era e rimane un ente strutturalmente deficitario, il Comune di Taormina, anche dopo l’analisi in Consiglio comunale del Rendiconto finanziario relativo al 2013, nel quale il Collegio dei Revisori dei conti non ha potuto far altro che evidenziare ancora una volta il mancato raggiungimento degli obiettivi. Un bilancio lacrime e sangue che avevamo già analizzato dal punto di vista dei tagli ai servizi sociali (circa 2,6 milioni) e con il profondo solco tra spese correnti e spese per investimenti per quasi 23 milioni di euro. Uno dei problemi principali, su cui però anche la Corte dei Conti si è espressa, rimane la grandissima presenza di residui attivi, cioè tutte le entrate obbligatorie che il Comune non è ancora riuscito a riscuotere.
Solo per il 2013 ci sono ancora da riscuotere infatti tasse per circa 11 milioni di euro, senza contare i residui degli anni precedenti. La Tarsu ad esempio (Tassa sui rifiuti solidi urbani), per una città come Taormina che produce tonnellate su tonnellate di rifiuti con tutti gli esercizi alberghieri e ricettivi a pieno regime, secondo la Serit presenta un residuo di oltre dieci milioni di euro, di cui 2,4 milioni per le utenze private e 5 milioni per i possessori di partita Iva, stando solo al 2013. Ci sono poi somme da riscuotere per circa 3 milioni di euro relative al servizio idrico, mentre cifre più esigue riguardano la Cosap (Tassa di concessione del suolo pubblico), con un residuo di 146 mila euro. Mancano all’appello anche 275 mila euro dagli affitti del patrimonio comunale e 75 mila euro dai canoni coattivi non riscossi, come multe e affissioni pubblicitarie.
Insomma un bel gruzzolo di soldi che puntualmente ogni anno esistono nel bilancio solo virtualmente, e non dimentichiamo che il conteggio relativo a Imu e Tassa di soggiorno è ancora in fase di accertamento. Riguardo la tassa turistica (rendicontata per circa 1,6 milioni) inoltre, l’amministrazione comunale ha aperto un vero e proprio contenzioso con gli albergatori, dando incarico ad un legale per il recupero della parte non ancora incassata. Una decisione che ha indispettito l’Assoalbergatori, la quale ha pubblicamente giudicato la decisione come ulteriore occasione per dare un “incarico a sfondo politico”, quando sarebbe stato opportuno solo un semplice sollecito di pagamento.
In effetti le consulenze legali sono un altro pesante fardello su un Comune già economicamente sofferente, con 13 milioni di euro di debiti fuori bilancio che verranno spalmati in dieci anni col Piano di riequilibrio finanziario, e che non può certo permettersi una tale allegra situazione dei conti pubblici. Da non sottovalutare anche le zavorre relative ai conti della partecipata Asm, e dei rapporti con l’Ato e Messinambiente, ancora in fase di discussione in Consiglio.

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