Le nuove procedure per l’assicurazione auto, piuttosto che favorire la semplificazione, sembrano dilatare i tempi di risoluzione delle controversie
Lasciano di stucco gli automobilisti, le nuove procedure per l’RC auto in materia di controversie che allungano i tempi di assoluzione dei casi di incidente stradale. Potranno forse rivedere le proposte di garanzia accessorie,
confrontando le tariffe di Genertel o di altre assicurazioni online, per migliorare l’assistenza di sé e del proprio veicolo ma, in ogni caso, l’iter burocratico rimarrà ostacolo invalicabile per l’assicurato.
D’altronde,
il Decreto Giustizia 132, approvato dal Governo Renzi lo scorso 12 settembre e visionabile sulla Gazzetta Ufficiale, non lascia scampo. Se apparentemente il declino del passaggio per vie giudiziarie alle procedure di negoziazione assistita sembrerebbe poter snellire l’iter, la realtà è che queste non fanno che rinviare ulteriormente la chiusura delle pratiche e la loro risoluzione.
In caso di contenzioso, infatti, la vittima dell’incidente è lasciata di fronte a queste nuove procedure RC auto, come di fronte a un rebus conciliativo che appesantisce e protrae inevitabilmente la risoluzione della controversia. Questo avviene in materia di negoziazione assistita, nonché di risarcimento diretto.
Il concetto di negoziazione assistita, infatti, che, seppur nell’intenzione dei legislatori favorisca lo smaltimento delle controversie agevolando lo scioglimento dei casi, non tiene conto dell’ordinamento già esistente e funzionante in materia di risoluzione dei sinistri. Questo, infatti, è un iter, gestito dall’Ivass, l’Istituto di pubblica autorità per la vigilanza sulle assicurazioni, già abbondantemente regolato da tempistiche rigorose e da trattative disciplinanti atte a evitare la via contenziosa.
Sovrapporre un ordinamento a un altro, pertanto, non sembra essere la maniera più adatta a snellire e semplificare il gravoso problema dei sinistri e delle controversie su strada. E anzi, l’intento deflattivo delle nuove procedure RC auto viene completamente tradito dalla sovrabbondanza di azioni previste dai due codici in materia.
Persino il risarcimento diretto finisce per snaturarsi, in questo groviglio di articoli e norme, nelle quali difficilmente l’automobilista riuscirà a destreggiarsi senza il sostegno di un esperto e senza sacrosanta pazienza.
Per non contare le distorsioni del sistema riguardo la copertura legale della parte danneggiata, non contemplata per la vittima, in quanto non risarcibile, ma di fatto necessaria alla risoluzione della controversia, appesantimento dell’iter e aumento dei costi paiono essere i risultati ultimi di questo “Decreto giustizia”, le cui nuove procedure RC auto metteranno inevitabilmente fuori strada qualunque automobilista.