Ci vogliono ragazzi affamati di sogni - QdS

Ci vogliono ragazzi affamati di sogni

Carlo Alberto Tregua

Ci vogliono ragazzi affamati di sogni

martedì 07 Ottobre 2014
Sognare ad occhi aperti ma con i piedi solidamente ancorati al terreno: ecco cosa ci vuole perché una persona umana progredisca e, con essa, tutta la Comunità di cui fa parte.
Però, bisogna avere fame di sogni, ovvero essere affamati di sogni, come affermava Steve Jobs (1955-2011). Ovviamente i sognatori devono trovare l’ambiente giusto per realizzare quanto immaginano, anche se qualche volta puntano a cose apparentemente impossibili, tanto che anche i film hanno mutuato questa definizione: missione impossibile.
Significa che, nella incredulità della gente, c’è qualcuno che vede lontano e, concretamente, ritiene di potere realizzare il suo progetto. Di questo si tratta: realizzare un progetto. Il sogno senza progetto rimane tale.
Di sognatori ce ne sono tanti. Vanno distinti fra quelli che fanno avanzare il progresso, perché mettono a fuoco un crono programma, ed altri che, invece, continuano a fantasticare restando nel mondo dei sogni.

Appunto, essere affamati di sogni. Poi si traducono in realtà. Se l’Umanità è uscita dalle caverne lo deve a dei sognatori che hanno inventato delle cose, che hanno trovato innovazioni, che le hanno sperimentate e le hanno tradotte in rimedi a problemi spesso ritenuti irrisolvibili.
Creare, creare dal nulla, ecco cosa serve, stando attenti, però, che non è vero che si parta dal nulla. è nota, infatti, la legge di Antoine-Laurent Lavoisier (1743 – 1794): nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
In effetti, l’Universo con i suoi fenomeni, le persone umane con i loro comportamenti, gli andamenti ciclici naturali sono sotto i nostri occhi. è la nostra miserevole dimensione che non è capace di comprenderli, o di comprenderne la portata. Peggio, quando intervengono la presunzione e l’egoismo che travisano i segnali naturali che comunque ci arrivano.
Ognuno di noi dovrebbe cercare di fare il massimo per raggiungere degli obiettivi, pensando di utilizzare una parte del proprio tempo e delle proprie energie a favore di altre persone deboli, malate, spesso non autosufficienti.
La solidarietà è fondamentale ma, spesso, viene dimenticata e accantonata.

 
Parole, parole, parole, ricordava Alberto Lupo (1924-1984) in una celebre canzone cantata da Mina Mazzini. Di parole viene riempita la bocca di tanti fanfaroni. Il bla bla bla è diventato lo strumento per affabulare il prossimo, di cui ne utilizzano grande quantità i politicanti. Fra loro, ve ne sono tanti bravi, onesti, capaci che parlano mediante sintesi e concetti, per cui il loro messaggio è limpido. Altri usano circonlocuzioni e giri di parole perché il loro cervello è vuoto o, peggio, amano mentire e imbrogliare gli interlocutori.
Sicché, secondo la legge di Thomas Gresham (1519-1579), la moneta cattiva scaccia quella buona, i cattivi politicanti emarginano quelli bravi, i quali, però, hanno il torto di non disgiungere la loro responsabilità da quella dei precedenti.
Peraltro i bravi politici hanno minore capacità di raccogliere i consensi perché la Politica alta non raccoglie i voti, mentre le promesse basse, quelle cioè che soddisfano interessi individuali, raccolgono consensi. 

È la differenza fra chi opera con la cultura del favore e chi opera con la cultura dell’interesse generale, di cui dovrebbe essere permeata l’alta Politica.
Quando c’è un problema, la cui soluzione presenta due opzioni – una a favore di un gruppo di persone o di un potere forte e l’altra dell’interesse di tutti i cittadini – nessuno dovrebbe avere esitazioni nell’attuare quest’ultima e non la prima.
Il Meridione si è declassato per colpa di un ceto politico di scadente qualità che ha messo nei gangli dell’amministrazione un ceto burocratico di altrettanta scadente qualità.
In questo processo, la maggiore responsabilità è dei mandanti, cioè del popolo e, per esso, della Classe dirigente che ha rinunziato al suo ruolo guida, mentre era indispensaile che svegliasse le coscienze, intervenisse con continuità nell’attività delle Istituzioni e facesse sentire la propria voce, forte e chiara, per correggere le storture di cattivi politici e cattivi burocrati.
Tutto questo ha fatto mettere nel cassetto i sogni di tanti ragazzi oppressi da un ambiente ostile e da politici sordi.

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