Soddisfare l'esigenza dei cittadini di trasparenza e accesso ai servizi on line - QdS

Soddisfare l’esigenza dei cittadini di trasparenza e accesso ai servizi on line

Germana Bevilacqua

Soddisfare l’esigenza dei cittadini di trasparenza e accesso ai servizi on line

mercoledì 08 Ottobre 2014

La legge 150 del 2000 regola la comunicazione delle attività dell’istituzione pubblica a servizio della collettività. Il Servizio Linea Amica modello di comunicazione con i giornalisti nell’interesse degli utenti della Pa

BAGHERIA (PA) – Il delicato rapporto tra comunicazione ed informazione, il diritto dei cittadini ad essere informati, il dovere delle istituzioni di informare sulle attività della Pa e il ruolo che assume in questo contesto la figura dell’addetto stampa.
 
Questi gli argomenti chiave trattati nel corso dell’incontro di sabato scorso a Bagheria (Pa) nella sala Borremans di Palazzo Butera organizzato dal Gruppo uffici stampa Sicilia, con il patrocinio del comune di Bagheria, dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia e della stessa Asssostampa, con la sponsorizzazione di Unicredit.
 
Ai lavori, coordinati dal presidente del Gus Sicilia, Francesco Di Parenti, hanno partecipato: il segretario dell’Assostampa, Alberto Cicero; il vice segretario dell Fnsi, Luigi Ronsisvalle; il responsabile Settore pubblico di Unicredit, Vincenzo Tumminello; il presidente nazionale Gus, Gino Falleri; Adriana Laudani, docente di Teoria e tecnica della comunicazione pubblica; Sergio Talamo, direttore Comunicazione e servizi di Formez; la giornalista Lucia Russo, redattore del QdS; il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena; e il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi.
Comunicazione ed informazione mutano con l’avvento delle nuove tecnologie e modificano il rapporto tra Stato e cittadino. “Bisogna superare la confusione tra comunicazione ed informazione – introduce Di Parenti – fare chiarezza su ruoli e funzioni utilizzando il prezioso strumento che è la Legge 150 del 2000 recepita in Sicilia, ma inapplicata da 14 anni, legge nata per regolare la relazione tra le istituzioni e il cittadino attraverso l’obbligo di istituire gli uffici stampa presso le amministrazioni”. La situazione nella nostra regione è definita drammatica da Alberto Cicero “La legge 150 è stata elusa e disapplicata, e gli amministratori continuano a considerare gli uffici stampa come uffici personali.  Lo spirito deve essere “dovere comunicare” come servizio alla collettività. Un ufficio stampa può sopravvivere oggi all’amministrazione solo se garantisce imparzialità nella sua funzione.”
La legge n. 150 del 2000 doveva essere una grande riforma, un momento di passaggio importante per la comunicazione istituzionale uno strumento che parlasse per la prima volta di nuovi diritti per i cittadini, diritto di accesso civico, diritto della cittadinanza digitale, diritti ampiamente negati ancora in Sicilia.  “Alla luce di ciò – sottolinea la professoressa Laudani – è essenziale  reinventare l’ufficio stampa; riqualificarsi in base alle esigenze dell’amministrazione che si rappresenta, produrre piani, progetti e porsi obbiettivi che facciano dell’addetto stampa una figura essenziale per l’ente. Questa è la nuova scommessa.”
Di missione pubblica parla invece Sergio Talamo del Formez “Quello che interessa veramente ai cittadini oggi non è che un ente si doti o meno di un ufficio stampa bensì di essere correttamente informati e di poter accedere facilmente ai servizi essenziali a cui ha diritto”.
“Linea Amica come modello di comunicazione Pa-cittadino, che fornisce con efficienza e chiarezza le informazioni ai giornalisti che le richiedono – ha sottolineato Lucia Russo – così come l’ufficio stampa dell’Istat, con la consapevolezza che l’articolo che scriverà il giornalista potrà servire a chiarire i dubbi ai lettori-cittadini-utenti della pa”.
Appare evidente che lo strumento legislativo della 150 rimane valido oggi, solo se riadattato e applicato alle esigenze di trasparenza e accessibilità ai servizi on line. Oltre alla necessità di dare attuazione all’articolo 9 sulla contrattazione sindacale, per cui già la Fnsi, nonostante i mille ostacoli, si è data molto da fare in questi anni, come ha sottolineato il presidente Giovanni Rossi.
 

 
Premio giornalismo. Addetto stampa dell’anno 2014
 
BAGHERIA (PA) – Angela Abbate, 38 anni, giornalista dell’agenzia di comunicazione palermitana Feedback, è la vincitrice del premio assoluto “Giornalismo siciliano: l’addetto stampa dell’anno 2014”. Il riconoscimento le è stato consegnato sabato a Bagheria (Palermo), a Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso nell’ambito della giornata organizzata dal Gruppo uffici stampa Sicilia, con il patrocinio del comune di Bagheria, dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia e della stessa Assostampa, e con la sponsorizzazione di Unicredit. Abbate si è aggiudicata il premio “Imprese e organizzazioni private”, una delle tre sezioni messe a concorso. Gli altri due vincitori sono Valeria Arena, addetto stampa del policlinico “Gaetano Martino” di Messina, per la sezione Pubblica amministrazione, Sanità e Società partecipate; Marco Olivieri, addetto stampa del Centro servizi per il volontariato di Messina, per la sezione No profit.

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