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Siracusa – Aria: l’inquinamento del mistero

Giuseppe Solarino

Siracusa – Aria: l’inquinamento del mistero

giovedì 09 Ottobre 2014

Per l’Arpa non ci sono dubbi sulla provenienza, tuttavia non è possibile risalire alla sorgente. Zona industriale, l’episodio di giugno e le concentrazioni tre volte superiori ai limiti

SIRACUSA – Nel giugno scorso nella zona industriale siracusana si sono registrati quantità di inquinanti tre volte superiori al limite annuo. A seguito delle innumerevoli segnalazioni degli abitanti di Siracusa, Priolo, Melilli ed Augusta, la relazione dell’Arpa riferiva su episodi verificatisi il 25 giugno, quando sono state inviate segnalazioni di cattiva qualità dell’aria da parte delle Protezioni civili di Priolo e Melilli per eventi accaduti tra le 4 e le 7 del mattino. I campionamenti con l’ausilio del canister, effettuati dallo stesso personale di Protezione Civile, hanno fornito risultati che non lasciano spazi a dubbi.
Su Priolo, così come chiaramente descritto dalla relazione dell’Arpa, il campione delle analisi ha evidenziato una concentrazione elevata di benzene. Rilevamenti sono stati effettuati anche nelle centraline gestite dalla Provincia e in quelle della rete Cipa. Dalle 4 è stato registrato un incremento sostanziale delle concentrazioni orarie di SO2 (Biossido di zolfo, irritante per occhi e tratto respiratorio), seppure entro i limiti normativi ma con picchi orari massimi alle 5 e alle 7 rispettivamente di 110 e 121 μg/mc, di benzene con massimo 33 μg/mc (quando il limite – anche se su base annua – è di 5) e idrocarburi non metanici (NMHC)rilevati con contrazione massima oraria di 610 μg/mc.
 
Per quest’ultima classe di inquinanti è stato fissato un livello di riferimento, pari a 200 μg/mc come concentrazione media di 3 ore. Tale limite, tuttavia, non ha significato sanitario a causa della varietà dei singoli componenti e può essere considerato un riferimento da non superare per limitare il fenomeno smog e contenere la produzione di ozono.
 
Per quanto riguarda H2S (Acido solfidrico o idrogeno solforato) si è giunti al valore limite della soglia olfattiva. E dire che appena tre giorni prima erano stati rilevati dati simili sul campione prelevato alle 8,45 in Ortigia: benzene 43 μg/mc, NMHC 600 μg/mc, dati “non di certo imputabili al traffico veicolare – ammette per iscritto l’Arpa in un’altra relazione – la natura degli incrementi è da attribuire verosimilmente ad attività industriali”.
Dunque solo 72 ore dopo, a Priolo “la presenza e la significativa concentrazione degli inquinanti riscontrati – si legge nella relazione Arpa – è di sicura provenienza industriale”. Stesso risultato anche su Melilli, con dati più contenuti ed al di sotto della soglia, ma la presenza e la significativa concentrazione degli inquinanti riscontrati è risultata di “sicura provenienza industriale”. A seguito delle segnalazioni ricevute, l’Arpa di Siracusa ha richiesto alle maggiori aziende della zona una serie di informazioni, ma “le risposte – conclude la nota dell’Arpa – non hanno consentito l’individuazione della sorgente o delle sorgenti che hanno dato luogo all’evento”.

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