Tra le Ciminiere e l’ex Palazzo delle Poste un polo congressuale - QdS

Tra le Ciminiere e l’ex Palazzo delle Poste un polo congressuale

Melania Tanteri

Tra le Ciminiere e l’ex Palazzo delle Poste un polo congressuale

mercoledì 15 Ottobre 2014

Convegnistica impossibile senza un sito strategico. Tutto è legato alla Cittadella della Giustizia

CATANIA – Un polo congressuale che riunisca il complesso delle Ciminiere e l’ex Palazzo delle Poste, in viale Africa: è un progetto possibile? Sì, a patto che ogni tassello finisca al posto giusto. L’idea infatti è strettamente collegata alla Cittadella della Giustizia che dovrà sorgere nell’area dell’ex ospedale Ascoli-Tomaselli. Vediamo perché.
CITTADELLA DELLA GIUSTIZIA – A proposito dei futuri uffici giudiziari catanesi, mercoledì scorso, nella sede catanese della Regione, a Palazzo Esa, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Nico Torrisi, ha infatti convocato una conferenza dei servizi, con i funzionari della Regione Siciliana, il sindaco di Catania Enzo Bianco, il Procuratore di Catania, Giovanni Salvi, il Procuratore Generale, Giovanni Tinebra, il presidente dell’Anm, Pasquale Pacifico,  il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Maurizio Magnano Di San Lio e altri attori coinvolti nel progetto, per illustrare i passi avanti fatti per fare dell’ospedale dismesso Ascoli Tomaselli una “Cittadella giudiziaria”, al posto dei tanti uffici attualmente sparsi per la città e per i quali, ogni anno, vengono sborsati milioni di euro in canoni d’affitto.
Naufragato ormai da anni il progetto della fine degli anni Novanta di portare gli uffici giudiziari all’interno dell’ex Palazzo delle Poste di Viale Africa – acquistato dal Comune, sindaco Enzo Bianco, con un notevole contributo ministeriale, proprio per farne la Cittadella della Giustizia – va avanti il piano alternativo, anche se permangono alcuni intoppi.
RIQUALIFICARE L’EX OSPEDALE – La riqualificazione dell’Ascoli Tomaselli prevede, infatti, un costo complessivo di 43 milioni di euro, mentre al momento i fondi messi a disposizione da Palermo sono appena 10, ma altri potrebbero essere facilmente reperiti nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro “Sicurezza e Legalità”, dedicato a Carlo Alberto Dalla Chiesa, inserito nel fondo Sviluppo e Coesione. Da qui potrebbero, il condizionale rimane d’obbligo, arrivare oltre 30 milioni che potrebbero essere destinati all’Ascoli Tomaselli.
“La Regione – ha spiegato l’assessore Torrisi – sta lavorando affinché il progetto di ospitare la Cittadella della Giustizia all’Ascoli Tomaselli si realizzi. Abbiamo già individuato le linee di intervento per reperire i fondi – ha proseguito – e questo ci potrebbe permettere di avviare i lavori entro il 2015, così come era stato annunciato”.
Un passo avanti significativo, per il sindaco di Catania Enzo Bianco. “Finalmente siamo passati dalla fase delle chiacchiere e delle idee alla fase operativa – ha detto il primo cittadino etneo. La Regione Siciliana ha già presentato un progetto preliminare che prevede non la demolizione dell’Ascoli Tomaselli ma una ristrutturazione dell’edificio esistente. La città – ha continuato – aspetta di avere una cittadella giudiziaria dove concentrare tutti gli uffici civili e ciò risolverebbe molti problemi”.
PALAZZO EX POSTE – Ma rimane la questione del Palazzo delle Poste e della sua destinazione d’uso. È qui, infatti, il nodo dell’intera vicenda, dal momento che, per quanto riguarda l’edificio di viale Africa, rimane il vincolo della realizzazione degli uffici giudiziari. “La questione si potrà risolvere in modo rapido – ha assicurato Bianco – perché la mia idea è quella di vendere alla Cassa Depositi e Prestiti e le somme che si ricavano destinarle alla Cittadella della Giustizia”.
L’immobile, di fatto, “appartiene” ancora al ministero e l’eliminazione del vincolo potrebbe portare al reperimento di nuove somme. Come ha sottolineato il procuratore Salvi, secondo il quale il nodo da sciogliere sarebbe proprio questo. “Ci sono dei problemi tecnici – ha affermato – ma la Regione ha trovato i fondi che consentono finalmente a Catania di avere un Palazzo di Giustizia degno di questo nome e di non pagare più salati canoni di locazione ai privati. E quindi un’iniziativa per il buon funzionamento della giustizia e di moralizzazione della vita pubblica”.
Insomma, la realizzazione della Cittadella della Giustizia all’Ascoli Tomaselli è sempre più vicina, per quanto qualche frangia degli attori coinvolti, sia ancora perplessa. Quella che sembrava un’ipotesi lontana, però, sembra concretizzarsi sempre più e, se le cose andranno come assicurato mercoledì, Catania potrà avere finalmente, gli uffici giudiziari concentrati in un luogo unico. Contestualmente, si potrebbe “liberare” il Palazzo delle Poste che, insieme al Centro fieristico Le Ciminiere, potrebbe diventare il polo congressuale etneo.
 

 
Una storia lunga 15 anni ma ormai la “svolta” c’è
 
CATANIA – Avrebbe dovuto ospitare tutti gli uffici giudiziari catanesi. L’ex Palazzo delle Poste, con Corso Martiri della Libertà una delle più evidenti incompiute cittadine, era stato acquistato da Enzo Bianco, sul finire del suo mandato, nel 1999. Il Comune avviò la pratica per acquisire l’immobile e gli uffici comunali fecero un progetto preliminare per la ristrutturazione e sulla base di questo progetto, l’ex sindaco Umberto Scapagnini, nel 2001 stabilì con una delibera che, per ristrutturare l’edificio, ci sarebbero voluti 7 miliardi di lire, cioè circa 3 milioni e 700 mila euro.
A quel punto fu fatta la gara per la progettazione esecutiva ma per la ditta che se l’aggiudicò i 3 milioni di euro non sarebbero stati sufficienti: per ristrutturare l’ex Palazzo delle Poste occorreva una cifra di dieci volte superiore.
Da allora, non è cambiato nulla, nonostante i 14 anni passati, tranne che per l’immobile di viale Africa, diventato nel frattempo ricovero di senza tetto e drogati.
La possibilità di ristrutturarlo nel 2011 era legata allo sblocco dei fondi Fas. L’amministrazione comunale aveva avviato anche diversi iter per poter accedere ai Pon Sicurezza e ai fondi europei, ma tutto è rimasto al palo. Fino allo scorso maggio, con la prima firma a Palermo per destinare i locali dell’Ascoli Tomaselli alla realizzazione della Cittadella della Giustizia. “La città da tempo immemorabile – spiega Bianco – non ha un luogo cui ospitare tutti i propri uffici giudiziari. Oggi il Comune è entrato nell’operazione dando il suo beneplacito anche dal punto di vista urbanistico e così gli uffici saranno finalmente dislocati soltanto in tre strutture: due immediatamente collegate, ossia il Palazzo di Giustizia di piazza Verga e la Pretura di via Crispi, e l’altra, la Cittadella della Giustizia che nascerà nell’ex ospedale Ascoli Tomaselli. E così finalmente risolveremo sia la questione finanziaria, con i tanti uffici dispersi in vari immobili dai fitti alti, sia quella della funzionalità”.
 

 
Un confortevole albergo nel palazzo in abbandono
 
CATANIA – Strettamente legata alle sorti dell’ex Palazzo delle Poste di viale Africa è il centro fieristico Le Ciminiere e, in generale, tutta l’area delle ex industrie di zolfo nei pressi della stazione centrale.
Con il passaggio di proprietà che seguirà all’abolizione delle Province, ente proprietario del complesso fieristico, infatti, l’amministrazione comunale potrebbe trovarsi a dover gestire un vero e proprio “tesoro”, considerata la posizione – il complesso di trova in pieno centro e di fronte al mare – e le potenzialità di una struttura già predisposta per il congressuale, che potrebbe essere rivalutata in chiave turistica, insieme appunto al Palazzo delle Poste. Una volontà che il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha più volte manifestato, confermandola nel corso della riunione a Palazzo Esa con l’assessore regionale alle infrastrutture, Nico Torrisi. “Spero – ha affermato il primo cittadino etneo – che l’ex Palazzo delle Poste, una volta eliminato il vincolo, possa essere utilizzato come un ottimo albergo di fronte al mare, accanto al palazzo dei Congressi (Le Ciminere appunto), visto che la città, dal punti di vista dell’ospitalità, è cresciuta e che gli alberghi sono sempre più pieni”.
Bianco ha confermato dunque le intenzioni di realizzare un centro congressi lì dove oggi sorgono le Cimiere e il relitto rappresentato dal palazzo di viale Africa, per catalizzare sulla città una delle voci turistiche più consistenti, quello congressuale appunto, approfittando dell’esistenza di edifici già provvisti di collegamenti e infrastrutture.Nel piazzale Rocco Chinnici, già piazzale Asia, oltre tutto, è prevista la realizzazione di uno dei parcheggi interrati inseriti nel Piano parcheggi realizzato durante la sindacatura Scapagnini dall’allora direttore dell’Ufficio speciale Tuccio D’Urso.
La realizzazione della Cittadella della giustizia, dunque, porta con sé altre possibilità che prescindono dal mondo giudiziario ma che rappresenterebbero per la città un’importante occasione di sviluppo.

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