Lo dicono gli indicatori di Eurostat, l’Istituto centrale di statistica in Ue (la sede nella foto) che in sedici capitoli ha raccolto il materiale per “comprendere e quantificare l’impatto delle decisioni politiche in uno specifico territorio”.
Il risultato finale è la certificazione del crollo dell’Isola nell’indice della competitività che la posiziona nel blocco delle ultime trenta regioni europee su 272 aree censite. Senza contare infrastrutture materiali e immateriali, rifiuti, energia e formazione. Una sonora bocciatura rivolta a chi ha governato e gestito i siciliani negli ultimi anni.