Minori: regole, diritti e nuovi strumenti di tutela speciale - QdS

Minori: regole, diritti e nuovi strumenti di tutela speciale

Patrizia Penna

Minori: regole, diritti e nuovi strumenti di tutela speciale

martedì 21 Ottobre 2014

Presentati un vademecum ed un minivademecun per le forze dell’ordine. Avviata collaborazione con l’Autorità Garante per Infanzia e Adolescenza

ROMA – Un vademecum e un minivademecum tascabile (la sintesi) per sostenere nel lavoro quotidiano e nelle attività di formazione le forze dell’ordine quando si trovano ad intrecciare nel loro cammino minorenni: sono questi i primi strumenti concreti delle inziative congiunte che il Dipartimento della Pubblica sicurezza e l’Autorità del Garante per l’infanzia e l’adolescenza hanno deciso di attuare firmando, lo scorso 28 gennaio, un protocollo d’intesa.
Ieri, i primi due lavori sono stati presentati nella sede dell’Authority, dal Capo della Polizia prefetto Alessandro Pansa, dal vice capo Francesco Cirillo e da Vincenzo Spadafora, Garante per l’infanzia e l’adolescenza. Si tratta di uno strumento per sostenere gli operatori della polizia sul territorio nazionale nel loro lavoro con bambini e adolescenti.
Ne è passato di tempo da quando la Carta di Treviso del 1990 sanciva il passaggio da una riflessione teorica circa la necessità di garantire ai minori una tutela speciale ad una sua concreta attuazione. Una società in continuo mutamento, come la nostra, deve anche adeguare al cambiamento gli strumenti attraverso i quali si attua la tutela del minore: l’unico punto fermo è rappresentato dall’obbligo di agire sempre nell’esclusivo interesse del minore, il quale non possiede ancora adeguati strumenti critici che gli permettano di decodificare alcuni aspetti della realtà.
“Far rispettare le regole rispettando i diritti. E far comprendere a tutti l’importanza di una cultura della legalità, con al centro la persona, il cittadino soprattutto se minorenne, ha detto il Garante Spadafora. Cinque sono i temi principali affrontati dal vedemecum: minorenni autori-vittime-testimoni di reato e il loro diritto all’ascolto; violenza e pedopornografia sul web con conseguenti pericoli per i più piccoli; gestione dei minorenni stranieri non accompagnati in arrivo o presenti in Italia; ricerca dei minorenni scomparsi; e, da ultimo, interventi nei confronti di bambini o ragazzi destinatari di provvedimenti civili dell’autorità giudiziaria. Nei primi dieci mesi del 2014 le segnalazioni di casi di violazioni dei diritti di minori arrivati al garante sono state 340.
 
Trend in forte crescita, se si pensa che da fine 2012 a tuto il 2013 sono state complessivamente 248. “Il Dipartimento della Ps – ha detto il Capo della Polziia, prefetto Pansa – ha sempre impegnato le sue migliori risorse per assicurare la tutela dei diritti dei minori. In tale ottica, è stato avviato un rapporto di collaborazione con l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza che ha consentito di uniformare prassi e metodologie già esistenti per guidare gli operatori allorquando entrano in contatto con i bambini e in generale con gli adolescenti. I contenuti del vademecum forniranno anche concreti spunti per l’attività finanziaria degli operatori delle forze di polizia”.

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