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Messina – Riduzione degli oneri concessori. Arriva l’ok di Giunta e Consiglio

Francesco Torre

Messina – Riduzione degli oneri concessori. Arriva l’ok di Giunta e Consiglio

mercoledì 22 Ottobre 2014

Le aliquote godranno di una riduzione del 25% per chi utilizzerà tecniche volte al risparmio energetico. L’assise civica ha approvato la delibera con 17 voti favorevoli e 2 astenuti

Messina – L’aveva detto e – stavolta – l’ha fatto. L’assessore all’Urbanistica Sergio De Cola ha portato a termine la riduzione degli oneri concessori. La delibera di Giunta è stata approvata nei giorni scorsi dal Consiglio comunale. Compatto il voto, con 17 favorevoli e 2 astenuti.
Inutile dire come il provvedimento non fosse nell’agenda elettorale del sindaco Accorinti. Anzi. Il sindaco scalzo aveva promesso consumo del suolo zero, ampio spazio alle ristrutturazioni, mai più scempi edilizi sul territorio. La delibera in questione, però, va in tutt’altra direzione, presentandosi invero come un regalo alla categoria dei costruttori edili, una categoria strategica per l’economia della città ma responsabile del dissesto idrogeologico e della distruzione paesaggistica del territorio. E sorprende, inoltre, come su una questione del genere – che attiene un interesse di bottega e non della collettività – Giunta e Consiglio abbiano preso una decisione molto più velocemente rispetto che su altri temi su cui pure l’assessore De Cola si è esposto con promesse e scadenze: il completamento degli svincoli, per esempio, o lo sbaraccamento di Fondo Fucile; il Piano regolatore generale o la variante Salvacolline.
Gli oneri concessori, come si sa, sono le somme pagate al Comune dai costruttori per edificare. Le vecchie regole stabilivano un’aliquota unica al 75%. Somma, però, che non tutti pagavano, e da qui un mare di contenziosi. Con la delibera appena approvata, invece, le aliquote saranno ripartite in modo diverso in base alle aree della città: 65% in centro; 60% nella riviera nord; 50% nella zona sud; 55% nelle zone di frangia; 45% nei villaggi e sulle colline. Riduzioni del 25%, poi, per chi utilizzerà tecniche costruttive volte al risparmio energetico o alla riduzione del rischio sismico.
Sette gli emendamenti presentati in aula, tutti bocciati. Dibattuta la scelta di avvantaggiare – così come nei fatti è – chi costruisce nelle colline, ma i partiti hanno poi votato compatti, come sempre succede quando si trattano questioni inerenti “il mattone”.
Gli effetti prodotti da scelte di questo tipo si vedranno solo nel medio e lungo termine, ma non è difficile pronosticare che la principale conseguenza sarà il definitivo sventramento delle colline cittadine, con tutti i rischi connessi in termini di sicurezza.
De Cola, comunque, si è detto “soddisfatto”. Non fatichiamo a dubitarlo. L’assessore continua a operare nonostante sia ormai pubblica la propria incompatibilità con il ruolo istituzionale ricoperto. Ciò in virtù di alcuni contenziosi in atto con il Comune, dal valore di oltre 200 mila euro, per lavori eseguiti in qualità di professionista. Il rispetto del decreto legislativo 267/2000, però, evidentemente per i rivoluzionari del “cambiamento dal basso” è solo un optional.

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