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Ragusa – Città iblee inaccessibili ai turisti disabili

Stefania Zaccaria

Ragusa – Città iblee inaccessibili ai turisti disabili

venerdì 24 Ottobre 2014

Turismo penalizzato: si ignorano le esigenze di tanti potenziali visitatori con problemi di deambulazione. Troppe le barriere architettoniche in cui si incorre nei luoghi di pubblica utilità

RAGUSA – Turismo e disabilità non sempre vanno di pari passo. Attraversare un marciapiede, raggiungere le spiagge, andare al cinema sono delle azioni semplici e scontate ma non per le persone diversamente abili che, munite di carrozzina o di deambulatore, devono lottare quotidianamente contro molteplici barriere architettoniche.
Migliaia di turisti hanno invaso le città iblee in questi mesi ma i disabili che hanno scelto la provincia di Ragusa per trascorrere le proprie vacanze non sempre sono stati aiutati dall’accessibilità dei luoghi. Sono tanti, infatti, i casi di segnalazione da parte di associazioni, organizzazioni ma anche dei disabili stessi per alcuni luoghi, considerati di pubblica utilità ma non ancora dotati di misure adeguate. “Ciò che attualmente si sta facendo in materia, a nostro avviso – hanno commentato dall’associazione Anffas di Modica – non sembra muoversi verso una scelta di civiltà importante che ci auguravamo fortemente per il nostro territorio.
 
Prendiamo, ad esempio, il Regolamento per l’applicazione dell’imposta di soggiorno della città di Modica, che non menziona minimamente, tra le finalità cui l’imposta è destinata, interventi a favore delle persone con disabilità, pur tenute al pagamento dell’imposta come chiunque altro, non figurando tra i soggetti beneficiari dell’esenzione. Un maggior coinvolgimento, da parte del Consorzio degli operatori turistici, delle numerose associazioni che ruotano intorno al mondo della disabilità – hanno aggiunto – avrebbe invece potuto portare a un Regolamento – e quindi a un modello di turismo – più vicino alle specifiche esigenze di tanti potenziali visitatori”.
Anche quello del trasporto pubblico è un problema particolarmente sentito da cittadini e visitatori: come sottolinea la stessa Anffas, infatti, “il servizio di trasporto pubblico nella nostra città (Modica, nda) non è garantito per le persone con disabilità da appositi scivoli, che consentono anche a chi è in carrozzina di poterne usufruire. Ci chiediamo quindi – ha aggiunto il presidente dell’associazione, Giovanni Provvidenza – come potrebbe spostarsi, a Modica, un turista in carrozzina, e se la definirebbe una città ‘accessibile’, partendo dalla considerazione che l’utente, anche se con disabilità, è ben disposto a pagare un servizio, purché però questo sia di qualità. Speriamo che queste nostre considerazioni possano essere un utile spunto di riflessione e anche un’occasione per esprimere al meglio il potenziale di un territorio che ha un’altissima vocazione turistica”.

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