Giorgio Santonocito: "Il nostro progetto verso la multidisciplinarietà" - QdS

Giorgio Santonocito: “Il nostro progetto verso la multidisciplinarietà”

Melania Tanteri

Giorgio Santonocito: “Il nostro progetto verso la multidisciplinarietà”

sabato 25 Ottobre 2014

Forum con Giorgio Santonocito, Direttore generale Arnas Garibaldi

La sua nomina a direttore generale del Garibaldi è un ritorno alla Sanità. Come ha trovato l’azienda e come ha affrontato la spending review?
“L’Italia è il Paese che spende meno pro capite in spesa sanitaria. Il programma nazionale esiti, vede la Sicilia piazzata bene e il Garibaldi, in questo quadro e a livello regionale, è posizionato altrettanto bene. In tutto questo ha senso parlare della riduzione della spesa, ma il risparmio deve essere un effetto indotto dai maggiori livelli di efficienza. Il Garibaldi è un’azienda di eccellenza a livello nazionale, ma vanno attenzionate alcune materie specifiche”.
Quali sono i settori sui quali intendete puntare?
“II Garibaldi è attraversato da tre direttrici, emergenza, specialistica e oncologica. L’azienda va riconfigurata a livello oncologico. Noi stiamo mettendo a sistema tutte le professionalità per la creazione di un vero centro di eccellenza oncologica. Seguiremo il paziente dall’arrivo in ospedale fino alle dimissioni protette. Il progetto che stiamo portando avanti è di multidisciplinarietà, per evitare il momento di spaesamento del paziente che, quando arriva, deve affrontare numerosi quesiti senza avere una risposta univoca. Alcune volte questa situazione spinge fuori dalla Regione Sicilia. Il centro di accoglienza oncologico è una realtà che si sta costituendo: sarà attivo da novembre, servirà ad accogliere il paziente che poi sarà seguito in tutte le sue fasi, fino alla dimissione e alla reimmissione nel territorio”.
In questa operazione è previsto il supporto psicologico?
“Si, abbiamo molte professionalità che non fanno rete. Le stiamo raccogliendo intorno a questo progetto. Il paziente avrà anche un tutor, che si metterà a sua disposizione e lo aiuterà. L’altro punto di forza sul quale stiamo puntando è la riunione interdisciplinare: professionisti che siedano attorno al singolo caso, evitando al paziente di ricorrere ad altro. Bisogna evitare i fenomeni di fuga che sono assolutamente non necessari. Questo è uno dei motivi di cui soffre la sanità siciliana, ad esempio la mancanza di informazione”.
Su quali altri settori state lavorando per ottenere maggiori livelli di efficienza?
“Un altro elemento che comporta la riduzione della spesa e su cui ci stiamo concentrando, è il rischio clinico e le infezioni ospedaliere. Se si deve pensare a una sanità più efficiente non si può pensare di pagare enormi risarcimenti. Stiamo studiando un progetto con Anci Federsanità che avrà tre aspetti, in primis la formazione del personale che verrà distribuito nella struttura. In secondo luogo questi soggetti saranno anche “formati per formare” in modo da distribuire la cultura della messa in sicurezza. Infine, stiamo mappando la rischiosità e la vulnerabilità della nostra struttura, per capire dove si concentrano le problematiche e ivi intervenire. Avremo una mappa del rischio e potremo sensibilizzare i direttori di struttura. Questo avrà due effetti: riduzione del fenomeno di rischio e minori costi e risarcimenti. Anche nella gestione delle sale operatorie stiamo cercando di intervenire, armonizzando gli orari. Questo significa utilizzare meglio la struttura e aumentare il livello di interventi e, di conseguenza, garantire un maggior livello di sicurezza in sala. Stiamo lavorando alacremente per efficientare il tutto entro l’anno”.
Qual è la situazione del personale a livello numerico?
Le tipologie contrattuali sono sempre più a temo determinato. L’ospedale non è messo male. La dotazione organica è quasi tutta a pieno regime. Molti primariati, tuttavia, sono scoperti e sono assegnati in via sostitutiva. Ho chiesto all’assessore Borsellino uno specifico tavolo nel quale sarà affrontato il tema delle apicalità”.
 
Una delle criticità del Garibaldi è il pronto soccorso. Cosa state facendo?
“Il pronto soccorso del Garibaldi è il più grande del centro urbano ed è il punto di riferimento per la cittadinanza. Nella logica del decentramento, rimarrà l’unico pronto soccorso del centro urbano e sarà sempre più strategico. Stiamo lavorando su alcuni fronti: il primo riguarda l’emergenza ebola che ha un’accelerazione dei processi. Il secondo la ristrutturazione leggera del Pronto soccorso attuale per allargare gli spazi. Un intervento che contiamo di portare a termine entro gennaio, che sarà mini invasivo e non avrà interferenze pazienti-cantiere”.
Quali altri obiettivi vi siete posti?
“La Regione sta finanziando il rifacimento del Pronto soccorso che avverrà per demolizione e ricostruzione, Si entrerà da via Fabio Filzi. Stiamo rimodulando tutto per adeguarlo alle nuove normative. Entro un paio di anni avremo il nuovo Pronto soccorso cittadino”.
Su cosa volete puntare per il futuro?
“Il Garibaldi ha fortissima vocazione oncologica che deve essere l’attività core. Questo è un punto di eccellenza su cui basare tutto. E poi vi è una forte specializzazione nell’area materna e infantile. Vanno concentrate lì le risorse. Stiamo lavorando sulla procreazione medica assistita, a gennaio apriremo con le prime procreazioni. Dall’altro lato interverremo sulla mobilità dei pazienti. Infine l’accoglienza”.
 

 
Curriculum Giorgio Santonocito
 
Giorgio Santonocito ha 46 anni. Ha conseguito la laurea in economia aziendale all’Università Bocconi di Milano. Dottore commercialista. È stato direttore del settore economico e finanziario del Policlinico di Catania e, successivamente, dell’Arnas Garibaldi. Dal 2008 al 2013 è stato ragioniere generale del Comune di Catania e consigliere di amministrazione di diverse società pubbliche. Nel 2013 è tornato al settore sanitario prima come direttore amministrativo dell’Asp di Caltanissetta, poi come commissario straordinario della stessa. Da luglio 2014 è Direttore generale dell’Arnas Garibaldi di Catania.

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