AirHelp, rimborsi ai passeggeri frodati - QdS

AirHelp, rimborsi ai passeggeri frodati

Chiara Borzi

AirHelp, rimborsi ai passeggeri frodati

martedì 28 Ottobre 2014

Sempre più consensi per la start up internazionale che ha nel suo direttivo il siracusano Danilo Campisi. Voli in ritardo, cancellati e overbooking: maggiori tutele per i consumatori

NEW YORK – Air Help è start up internazionale che conta nel suo direttivo il siracusano Danilo Campisi. L’idea in cui è stato inglobato Campisi, attraverso l’amicizia con i fondatori del progetto provenienti da Danimarca e Inghilterra, ha portato alla formazione di un’azienda che riesce oggi ad aiutare i passeggeri di tutto il mondo ad ottenere rimborso dalle compagnie aeree per voli in ritardo, cancellati o in overbooking. Ad appena un anno di attività AirHelp ha riscosso molto successo, forte anche dei finanziamenti ricevuti da Y Combinator W2014, primo incubatore di start up nella Silicon Valley.
Il Quotidiano di Sicilia ha raggiungo Danilo Campisi, oggi direttore marketing online della start up con sede a New York.
Qual è il legame con l’Italia di AirHelp?
“Abbiamo un ufficio a Torino, ma serve più come base di appoggio perché deve ancora nascere un legame forte. Stiamo cercando partnership con agenzie italiane, questo ci permetterà di avere più reclami e prendere conseguenzialmente base stabile nel Paese”.
Come nasce AirHelp?
“Nasce durante un giorno in piscina in Thailandia. L’idea è venuta per prima al suo fondatore, un giovane danese, ma è stata condivisa con ragazzi inglesi e con me, un italiano. Da quel momento è partito un progetto che per sei mesi è stato incubato da Y Combinator, il più famoso incubatore del mondo e ha ricevuto finanziamenti americani”.
In quali stati o in quali città Air Help è più efficace?
“Per quel che riguarda l’Italia i principali rimborsi sono andati a Roma e Milano, città con aeroporti importanti. A livello europeo forniamo più rimborsi in Danimarca, in Inghilterra, in Portogallo, poi in Italia, quarta nella classifica. Il fattore interessante è che non tutti sanno della possibilità di poter avere un rimborso: su 7 milioni di voli, con 8,1 milioni passeggerei eleggibili, in Italia abbiamo permesso l’erogazione di solo 2 milioni di rimborsi”.
Come lavora Air Help?
“Abbiamo un team di supporto clienti in Polonia che accoglie i reclami, li trasmette e nel caso in cui la compagnia aerea non paga attiva i nostri legali internazionali che porteranno la compagnia in tribunale.
La start up è cresciuta molto tramite partnership a livello mondiale con Expedia, Allbiz e le principali agenzie di viaggio. A settembre siamo entrati nel mercato italiano cercando contatti con agenzie locali di prenotazione voli, tour operator e, da un settimana, stiamo puntando sui blog”. 
Secondo le stime fornite da Campisi negli aeroporti siciliani di Catania, Palermo e Trapani AirHelp potrebbe offrire un rimborso medio di 450 euro a passeggero.
Enorme è il numero di utenti che potrebbero essere eleggibili su Catania, ben 90.749, così come è altrettanto grande il potenziale di rimborso da offrire, pari a 40.837,050 euro.

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