Ars, è paralisi in Aula e nelle commissioni - QdS

Ars, è paralisi in Aula e nelle commissioni

Raffaella Pessina

Ars, è paralisi in Aula e nelle commissioni

mercoledì 29 Ottobre 2014

Ardizzone sospende Sala d’Ercole per convocare Conferenza dei capigruppo. Oggi Crocetta a Roma per concordare l’assessore Economia

PALERMO – La crisi di Governo paralizza l’attività del Parlamento regionale. Ieri pomeriggio l’Aula è stata sospesa dal presidente dell’Ars Ardizzone per convocare la Conferenza dei capigruppo, facendo slittare la seduta alle 19. Il motivo della riunione, ha spiegato Ardizzone, è stato quello della necessità di  calendarizzare la mozione di sfiducia a Crocetta. “Se non si vota in un modo o nell’altro questa mozione non si può procedere con nessun altro atto”.
 
La Conferenza dei capigruppo ne ha calendarizzato la trattazione e il voto il prossimo giovedì. Ma, Crocetta ha fatto sapere, mentre scriviamo, che non si sarebbe presentato in Aula per presentare la squadra di governo. Nel tardo pomeriggio di ieri infatti sono saltate tutte le previsioni di accordo fra i partiti della maggioranza.
I principali nodi da sciogliere fino a ieri sera avevano a a che fare con i centristi e con il futuro assessore all’Economia. Articolo 4, in forza dei suoi undici deputati, insiste sulla richiesta di un secondo assessore e sulla riconferma di Ezechia Reale.
 
In casa Udc, invece, nonostante le rassicurazioni fornite sabato dal presidente del partito Gianpiero D’Alia, il gruppo all’Ars non vorrebbe rinunciare all’ex Nico Torrisi. Il presidente Crocetta ha dovuto cedere alle richieste del suo partito, il Pd, di dare vita al terzo esecutivo all’insegna del rinnovamento. Il governatore sembra che riuscirà a mantenere solo due nomi della vecchia giunta: Linda Vancheri e Lucia Borsellino, ex titolari delle Attività produttive e della Salute, mentre ha dovuto capitolare sull’ormai ex assessore Nelli Scilabra. La spinta finale a questa decisione sembra sia arrivata direttamente dalle stanze della sede del Partito Democratico a Roma.
 
Una Giunta, aveva detto Crocetta, che segna “un cambiamento fortissimo, ma che conferma grande spessore e competenza e l’altissimo profilo che chiedevo agli alleati”. Sembra che verrà rispettata l’indicazione della parità di genere a differenza di quella di far sedere sulle poltrone di assessore deputati di fresca nomina. “La Giunta – ha confermato Crocetta – dovrà avere un profilo altissimo, con i partiti sono stato chiaro e spero tutti vadano in questa direzione”, aggiunge Crocetta.
Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia, ieri in un comunicato ha criticato il presidente Crocetta che “mentre è impegnato a garantirsi qualche altro mese di permanenza a Palazzo d’Orleans, migliaia di lavoratori (e di famiglie), attendono impazienti e disperati che l’esecutivo regionale affronti con scrupolo e senso di responsabilità nodi da troppo tempo irrisolti, dalla formazione, ai forestali, alle partecipate”.  Proprio a causa dell’azzeramento della Giunta ieri sono saltate ben quattro sedute della commissione bilancio dell’Ars. Lo ha comunicato il vice presidente della commissione Vincenzo Vinciullo: il rappresentante (Crocetta perchè ha tutte le deleghe ad interim) avrebbe dovuto fornire le relazioni tecniche su alcuni disegni di legge, sui forestali e sulla meccanizzazione agricola, entrambi da portare in Aula con urgenza”.
Intanto oggi il presidente della Regione è a Roma  a Palazzo Chigi, presente con tutta probabilità il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio per giungere a una indicazione condivisa sul nome dell’assessore all’economia. Crocetta si presenterà col nome di Salvatore Parlato, ma è pronto ad accettare una soluzione alternativa, “purchè concertata”. Insomma, la soluzione potrebbe essere raggiunta già domani o al più tardi giovedì, prima della seduta d’Ars dedicata alla mozione di sfiducia contro il governatore.

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