Regioni: sì ai costi standard incentivano chi ha lavorato bene - QdS

Regioni: sì ai costi standard incentivano chi ha lavorato bene

Antonio Privitera

Regioni: sì ai costi standard incentivano chi ha lavorato bene

sabato 01 Novembre 2014

Si rimane in attesa di un tavolo tecnico col Governo per definire i filoni della manovra. Chiamparino, pres. Conferenza: "Dobbiamo investire in edilizia sanitaria"

ROMA – Si è tenuta giovedì 30 ottobre la Conferenza delle Regioni e delle province autonome. Tra i temi all’ordine del giorno, la verifica sul confronto in atto sulla legge di stabilità 2015. "Abbiamo rimesso in fila tutte le nostre proposte e le abbiamo un po’ arricchite rispetto all’incontro con la presidenza del Consiglio. Ho buone ragioni per ritenere che nei prossimi giorni partirà un tavolo tecnico che mi auguro possa arrivare a farci condividere delle proposte che rendano sostenibile la manovra per tutti".
 
Sono state queste le parole del presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. E ha specificato: "Si punta a rendere più stringente il Patto per la salute già firmato, ad avere risorse per gli investimenti nel campo dell’edilizia sanitaria, costi standard per tutti e razionalizzazione del fondo per il trasporto pubblico locale. Ognuna di queste faccende si articola in sei proposte tecniche che richiedono un lavoro comune con il Ministero dell’Economia sul piano tecnico".
Ha ribadito la linea guida anche il presidente della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, dichiarando: "Abbiamo preso in mano il tema dei costi standard e il presidente del Consiglio la pensa come noi. C’è questo sforzo per fare in modo che costino di meno i servizi e i beni comperati, sia dalle pubbliche amministrazioni territoriali che dallo Stato centrale".
 
Sulla stessa lunghezza d’onda Francesco Pigliaru, presidente della Sardegna: "Si farà un calendario di lavoro per entrare nel merito delle proposte. Le nostre sono tante. Io vedo con molta simpatia l’idea di usare i costi standard per evitare i tagli lineari con cui si muore. I costi standard incentivano chi ha lavorato bene". Un ulteriore punto attenzionato sono i fondi per gli investimenti; "senza non c’è crescita", ha ribadito Pigliaru.
Poi, il presidente della Basilicata, Marcello Pittella, a margine della Conferenza dichiara: "Siamo in attesa di un ulteriore tavolo tecnico per capire nel dettaglio su quali filoni principali si sostanzierà la manovra?. Pittella rende noto inoltre che le regioni stanno lavorando, oltre che sulla sanità, anche sulle voci che riguardano il trasporto pubblico locale e la rivisitazione dei mutui. "Il Governo deve consegnare alle regioni gli strumenti necessari anche normativi per cercare di attuare i servizi che sono essenziali per la vita dei cittadini".
A chiosare sull’argomento della Conferenza, ancora in atto, è Chiamparino: "Sono assolutamente convinto che ci sia ancora molto da fare per ridurre i costi delle Regioni, così come credo ci sia altrettanto da fare per ridurre quelli dei Ministeri". Il presidente della Conferenza delle regioni e del Piemonte, oltretutto, ha colto l’occasione per risponde ad Aldo Grasso, che lo invita a tagliare gli uffici inutili di quella "mangiatoia che sono diventate le Regioni", a cominciare dal Corecom. "Sono qui da pochi mesi e, confesso, conosco ancora poco tutti i meandri dell’amministrazione regionale, quindi i suggerimenti da una persona così informata mi sono senz’altro di aiuto", osserva Chiamparino. E chiosa: "Sui Corecom, a naso, anch’io ho sensazioni non dissimili. Mi sia dato solo qualche tempo per fare tutte le verifiche necessarie e poi cercherò di muovermi nella giusta direzione"

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