"Ragusa-Catania, quale autostrada? E' calata la fitta nebbia" - QdS

“Ragusa-Catania, quale autostrada? E’ calata la fitta nebbia”

redazione

“Ragusa-Catania, quale autostrada? E’ calata la fitta nebbia”

martedì 04 Novembre 2014

M5S accusa: mistero sul futuro dell'arteria da 816 milioni di euro, il ministro Lupi aveva promesso la firma per il raddoppio l'1 febbraio scorso

CATANIA – "E’ mistero sui lavori per il raddoppio dell’autostrada Ragusa-Catania. Sull’importante opera da 816 milioni di euro, sembra essersi alzata una cortina di nebbia che nulla riesce a perforare".
 
Lo affermano i parlamentare del Movimento 5 stelle. "Altro che ‘Sblocca Italia’ di Renzi – osserva il deputato Riccardo Nuti – la Ragusa-Catania è bloccata da quasi un anno. Vogliamo risposte, trasparenza e legalità, atti concreti. L’iter per la realizzazione di questo tratto autostradale sembra non conoscere fine. Nonostante noi deputati siciliani del M5S alla Camera abbiamo presentato ben tre atti di sindacato ispettivo, incontrato il capo della struttura di vigilanza sulle concessionarie autostradali del ministero delle Infrastrutture e trasporti, Mauro Coletta, e le continue telefonate e raccomandate rimaste senza risposta, non si riesce ad ottenere chiarezza. Coletta e il ministro Lupi – sottolinea Nuti – non possono più rinviare le opere, specie in considerazione del fatto che quest’ultimo l’1 febbraio di quest’anno, aveva parlato di firma per la partenza del raddoppio entro il venerdì successivo. Non si può annunciare e poi rinviare, accampando scuse".
 
"Fra polizze fideiussorie, Durc e seconda gara d’appalto andata deserta – spiega la deputata Marialucia Lorefice – le abbiamo sentite tutte, quindi o i lavori partono e giungono al termine con una certa qualità, o altrimenti Coletta e Lupi dicano se e che problemi ci sono con i documenti delle aziende che dovrebbero realizzare l’opera. E’ inaccettabile che anche quando le risorse sono già state stanziate non si riescano ad avviare i lavori, questa è un’opera – conclude la parlamentare del M5S – che molti siciliani aspettano da troppo tempo, senza considerare il riscontro positivo che ne potrebbe derivare per la viabilità dei turisti in una terra dai collegamenti non certo agevoli".

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