Si dirà che l’Uk non è nell’Uem (Unione economica e monetaria dell’Ue) e ha mantenuto la propria moneta, cioè la sterlina. Non può essere questa la ragione delle buone condizioni economiche e sociali delle Isole atlantiche, ma un effetto del ventennio glorioso in cui, prima, l’Iron lady, Margaret Thatcher (conservatrice), e poi Tony Blair, il laburista riformista di sinistra, rivoluzionarono il sistema economico e sociale. Un effetto che ancora produce benefìci.
In questo Paese conservatore, pieno di incrostazioni e di privilegi, in cui le corporazioni la fanno da padrone, sarebbe opportuno che il giovane Primo ministro desse questa disposizione al Mef e alla Ragioneria generale: mettere sul sito del Governo, seppur per macro-cifre, come si spedono i circa 800 mld € del bilancio statale.
Chi capisce di bilanci pubblici può andarsi a trovare queste cifre, ma qui non si tratta di fare un’azione da cani da tartufo, bensì di avere a disposizione di tutti dati e date, che consentano di far valutare all’opinione pubblica se il Governo spenda bene quegli 800 mld e se all’interno del saldo non vi siano (come vi sono) sacche di privilegi, di sprechi, quelli che Matteo Renzi ha definito senza perifrasi grasso che cola.
è assurdo, per esempio, che il Comune di Atrani, confinante con quello di Amalfi, si vanti di essere il più piccolo d’Italia perché ha 189 abitanti. Ma in quel Comune vi sono il sindaco, il vice sindaco, gli assessori, il segretario comunale, una decina di dipendenti e via elencando.
Così facendo, i cittadini capirebbero se le amministrazioni regionali e comunali vengano gestite con i criteri prudenziali del pater familias e in quale misura le entrate vengano destinate agli investimenti e perciò alla crescita del Pil e dell’occupazione.
È noto che vi sono Regioni virtuose, fra cui Veneto, Toscana, Emilia, e Regioni viziose, quasi tutte le otto del Sud, dove ha imperato un famelico clientelismo che ha fatto gonfiare a dismisura organici e spese per acquisto di beni e servizi, soprattutto nella sanità.
Come spendo i vostri soldi: ecco il sito che dovrebbe aprire il presidente Crocetta, per consentire ai siciliani di capire se egli è veramente una persona adatta al delicatissimo ruolo di vertice della Regione, che gli consentirebbe di avere l’appoggio dei contribuenti siciliani. Questi non ne possono più di pagare pesantissime tasse, con le addizionali regionali al massimo di Irap e Irpef, per foraggiare centinaia di migliaia di dirigenti e dipendenti pubblici, fra cui solo una parte (per fortuna ci sono) è costituita da professionisti bravi, corretti e competenti.
Proprio su questi dovrebbe puntare Crocetta per ribaltare il comatoso stato della vetocrazia regionale e procedere senza indugio al taglio di tutte le indennità clientelari (forestali, formatori, Pip, Asu e altri), al taglio delle partecipate regionali (Resais, Ast, Sicilia e-Servizi ed altre) e destinare tutte le risorse così recuperate per cofinanziare i fondi Ue.
Siamo ripetitivi, lo sappiamo, ma continueremo a martellare Crocetta fino a quando non si deciderà a diventare il presidente della Regione che ribalti sul serio la situazione per il Risorgimento della Sicilia.
Tagliare 150 mln € alla Rai, tagliare 150 mln € ai ricchissimi patronati dei sindacati, tagliare gli stipendi massimi dei dirigenti, riducendoli a 240 mila € l’anno, tagliare 4 mld € a Regioni e Comuni, che sprecano tanti soldi, ha un significato spot ma non fa vedere la composizione dell’intera spesa.
Come spendo i vostri soldi, ecco comesi il Governo nazionale, al pari di quello britannico, dovrebbe titolare il sito, a disposizione di cittadini e giornalisti.