Una situazione affine alle più grandi aziende pubbliche nazionali che, figlie di un’altra epoca, patiscono adesso i costi di una gestione non più sostenibile.
Per la Regione è dunque venuto il tempo di prendere decisioni precise, perché la liberalizzazione dei servizi locali necessita soluzioni immediate e compatibili con la necessità di stare sul mercato. Su questo punto i vertici dell’Anav, il braccio confindustriale del trasporto locale, e l’Azienda siciliana trasporti hanno visioni molto diverse.
Alla Regione toccherà l’ultima parola, anche se una riforma del settore non è rinviabile.