Progetti green: la Sicilia che funziona. Premio a tre startup siciliane - QdS

Progetti green: la Sicilia che funziona. Premio a tre startup siciliane

Rosario Battiato

Progetti green: la Sicilia che funziona. Premio a tre startup siciliane

venerdì 14 Novembre 2014

Tre start up isolane si aggiudicano i premi per categoria del concorso Edison Start: energia, sviluppo sociale e smart communities. Traversa ferroviaria che produce energia, villaggio per turismo sostenibile e software per trovare parcheggio

PALERMO – C’è una Sicilia verde di eccellenze. Tra gli oltre ottocento i progetti presentati all’edizione 2014 del concorso Edison start, che premia le idee più innovative nell’ambito dell’energia, dello sviluppo sociale e delle smart communities lanciato da Edison per i suoi 130 anni, i tre vincitori per categoria arrivano dall’Isola. Una traversa ferroviaria fatta di plastica e pneumatici riciclati che produce energia al passaggio dei treni, un software per il monitoraggio dei parcheggi liberi e un programma di turismo etico presso un immobile confiscato alla mafia.
Un grande risultato che dimostra il livello delle eccellenze isolane nel settore della green economy, che nell’Isola, stando agli ultimi dati, sembra più propenso a svilupparsi in qualità che in quantità. I progetti vincitori potranno essere sviluppati grazie a un premio di 100.000 euro e all’attività di supporto e consulenza da parte di un team di manager della società e di professionisti dell’Università Bocconi, del Mip Politecnico e di Assolombarda.
Greenrail suggerisce il futuro dei trasporti. Questa traversa ecosostenibile e innovativa è prodotta con plastica e pneumatici fuori uso che abbatte le vibrazioni, la rumorosità e i costi di manutenzione delle linee ferroviarie e produce energia “al passaggio dei treni – si legge nel progetto – mediante un sistema piezoelettrico sottorotaia” e, infatti, col transito di 10/15 treni all’ora ora un km di linea ferroviaria può produrre 120kwh di energy pulita/h. Un progetto sostenibile per entrare in concorrenza con le vecchie traverse ferroviarie in calcestruzzo che attualmente contano un consumo annuo medio di oltre 70 milioni di unità.
Nel settore dello sviluppo sociale vince un progetto che coniuga un luogo dal valore altamente simbolico, Marina di Cinisi, territorio di Peppino Impastato, un bene confiscato alla mafia e lo sviluppo del turismo etico e integrato. Il Villaggio Ciuri di campo, dove si possono gustare i sapori dei prodotti biologici appena raccolti, è aperto a tutti, anche a coloro che non possono permettersi una vacanza onerosa. “Un incubatore di attività: si può partecipare a eventi locali, a percorsi di sensibilizzazione contro la cultura mafiosa, collaborare per il suo allestimento, capire come nutrirsi in modo genuino e sano, dare impulso alla comunità locale, potenziando il circuito d’imprese ‘pulite’, vivendo momenti di scoperta, di condivisione, di silenzi di ricercata bellezza”.

L’ultimo progetto vincitore si chiama Park Smart e potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione per l’ansia da parcheggio. Si tratta di una “infrastruttura basata su telecamere, anche quelle già esistenti presenti nelle principali città, ad informare gli utenti sugli stalli disponibili per il proprio veicolo, su strade urbane e centri d’interesse”. Il segnale viene elaborato e inviato tramite mobile APP all’utente con la posizione dello stallo libero più vicino al veicolo in movimento. Il progetto, si legge nella nota, realizza “un sistema innovativo di gestione parcheggi, software based e sinergico con altri servizi per smart city, che permette di migliorare la vita all’interno delle città” e, tra i risultati attesi, prevede “la diminuzione delle auto in circolazione per la ricerca di parcheggio con l’ovvio aumento della velocità media dei veicoli circolanti nell’area monitorata”. Forse non è un caso che questa start up abbia avuto casa proprio a Catania, il comune con uno dei più elevati tassi di motorizzazione (dati Istat) d’Italia.

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