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Messina – Spesa corrente: anzichè tagliare a Taormina si prevede un corposo aumento

Massimo Mobilia

Messina – Spesa corrente: anzichè tagliare a Taormina si prevede un corposo aumento

martedì 18 Novembre 2014

Investimenti per 1,3 mln €, con zero risorse per istruzione, Polizia municipale, sport e turismo. Taormina, il Comune “strutturalmente deficitario” si appesantisce ancora

TAORMINA (ME) – Neanche al Comune di Taormina è servita la decisione che il ministro dell’Interno Alfano aveva preso a luglio, di prorogare al 30 settembre il termine ultimo per la deliberazione dei bilanci di previsione negli enti locali. Com’è ormai consuetudine di ogni anno, il documento contabile è stato infatti deliberato dalla Giunta del sindaco, Eligio Giardina, soltanto lo scorso 13 novembre (delib. n. 47) e, a poco più di un mese dalla fine dell’anno, la Perla dello Ionio si ritrova così ancora a dover discutere in Consiglio comunale le previsioni economiche di un 2014 che volge al termine.
Al di là dei ritardi tipici della nostra politica, a far riflettere però sono ancora una volta i numeri contenuti nel Bilancio, a cominciare dal fatto che si prevede l’ennesimo aumento di spese correnti, per circa 700 mila euro rispetto al conto consuntivo 2013, arrivando così a superare la soglia dei 24 milioni di euro. Pesante fardello per un Comune che è già stato classificato come “ente strutturalmente deficitario”, che deve far fronte ad una mole di debiti fuori bilancio di circa 13 milioni di euro (dovuti principalmente a sentenze esecutive del lodo Impregilo), e che ha già avviato col Governo la procedura pluriennale di riequilibrio finanziario.
Non c’è stata sessione di bilancio, fin ora, su cui la Corte dei Conti non abbia mosso diffide nei confronti di Taormina, come ad esempio l’invito a rivedere al ribasso la spesa per il personale, che pesa circa 4,8 milioni di euro. Una voce che anche nell’ultimo Bilancio di previsione è rimasta praticamente invariata, anzi con costi in aumento di quasi 300 mila euro nelle funzioni di segreteria generale e per gli organi istituzionali. Quasi mezzo milione in più rispetto al 2013 dovrebbe invece andare agli investimenti, ma le spese in conto capitale sono ancora troppo poche, appena 1,3 milioni di euro, con zero risorse per l’istruzione pubblica, la Polizia municipale (che soffre a livello di organico), lo sport, ma soprattutto per il turismo.
Scelta inspiegabile, verrebbe da dire, per quella che viene considerata la “capitale del turismo siciliano” anche perché, pure sul fronte delle spese di funzionamento, alle manifestazioni turistiche sono stati stanziati appena 21 mila euro, che non servirebbero neanche per organizzare una sagra di paese. Unica nota positiva riguarda il settore sociale, che era stato quello più duramente colpito nell’ultimo Rendiconto, e che si ritrova adesso un milione e mezzo in più per i servizi di assistenza e nuovi investimenti immobiliari per 100 mila euro. Davvero poco però per una città legata al turismo internazionale. E le previsioni per gli anni a seguire non sono affatto rassicuranti visto che le spese correnti sono destinate a salire ancora: fino a 24,8 milioni nel 2015, e fino a 25,4 milioni nel 2016.

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