Crocetta spenda subito e bene - QdS

Crocetta spenda subito e bene

Carlo Alberto Tregua

Crocetta spenda subito e bene

giovedì 20 Novembre 2014

Missioni, attrazioni e fondi Ue

Com’è noto, abbiamo più volte sottolineato le insufficienze e le incapacità del presidente della Regione, in modo documentato e in base a moltissimi dati, fra cui il retrocedere del Pil e l’aumento forte della disoccupazione, in particolare quella giovanile (18/29 anni). Questa volta, però, dobbiamo approvare due sue iniziative che portano fieno in cascina alla crescita e all’occupazione.
La prima riguarda il supposto patto fra Crocetta e i petrolieri, prima fra cui la partecipata statale Eni Spa e la seconda la missione nel Qatar con un centinaio di imprenditori al seguito.
La ragione della nostra approvazione, per quello che vale, riguarda il fatto che è insensato comprare petrolio all’estero, che portato qua inquina in ogni caso, quando esso può essere estratto nel mare di pertinenza dello Stato (entro 12 miglia dalle coste) o sullo stesso territorio.
L’Ordine del giorno votato dall’Assemblea regionale è del tutto inutile e demagogico, perché la Regione non ha alcun potere nella materia.

Quando il Governo centrale autorizza le ricerche e l’estrazione, Regione, falsi ambientalisti, sinistrorsi e altre categorie che hanno rovinato la Sicilia, possono fare soltanto blablabla.
La seconda iniziativa che approviamo è quella riguardante la missione in Qatar. Il costo della stessa, secondo le dichiarazioni ufficiali, è stato di 695 mila euro. Bene ha fatto Crocetta a portare gli imprenditori a Doha perché lì ci sono notevoli fonti di finanziamento e quel giovane Paese e il suo emiro hanno fiuto per gli investimenti. Ricordiamo l’acquisto del complesso ricettivo-turistico La Perla Ionica di Acireale che, entro 18 mesi, monterà le insegne della catena Hilton e offrirà servizi a cinque stelle con 420 camere.
Se un rilievo vogliamo fare, esso riguarda un certo numero di burocrati e dipendenti regionali che non c’era alcuna ragione di portarsi dietro.
Chiediamo al presidente della Regione di moltiplicare questi viaggi, non solo andando in altri Paesi del Medio oriente, fra cui Arabia Saudita ed Emirati Arabi, ma anche una sorta di road map nel cuore dell’Europa e, perché no, verso i partner dell’Est, come Ungheria e Polonia.
 

Altra iniziativa urgente che chiediamo a Crocetta, è costituire una piccola task force di cinque persone, scegliendo un dirigente fra quel centinaio di bravi e competenti, con lo scopo di attrarre congressi, convegni e riunioni da fare in Sicilia, di modo che il territorio sia beneficiato ogni anno di ulteriori milioni di pernottamenti per superare quella risibile soglia di 14 milioni l’anno.
Un’altra delle principali attività di Crocetta dovrebbe essere quella di sbloccare tutti i fondi Ue, prelevando in via prioritaria dal Bilancio 2015 tutte le risorse indispensabili a cofinanziarli. Per fare questo, dovrebbe avere la forza morale e politica di tagliare le indennità a precari e privilegiati (perché raccomandati) di ogni genere, che in questi decenni si sono letteralmente mangiati miliardi senza lavorare o facendo un lavoro del tutto inutile.
Per tutti citiamo la Sas (Servizi ausiliari Sicilia), una partecipata regionale che in questi giorni è stata condannata, dai Tribunali di Palermo ed Agrigento, ad assumere 25 precari. I giudici fanno il loro mestiere, ma la Regione ha lo strumento per impedire questi ulteriori sprechi di risorse, che non ha.

Faccia deliberare dall’assemblea dei soci la messa in liquidazione della Sas, nominando due professionisti onesti e capaci con il compito di cancellarla dal registro della Camera di Commercio entro tre mesi. Con ciò, tutti i dipendenti verranno liquidati.
Bisogna avere la forza di combattere i privilegi acquisiti andando a spiegare le ragioni di una nuova linea etica e politica indispensabile per il Risorgimento Sicilia.
E poi Crocetta dovrebbe combattere la manfrina relativa ai trasferimenti dei dipendenti della Regione, che fanno resistenza cercando di far prevalere i propri egoismi sugli interessi generali. La brava dirigente generale, Luciana Giammanco, ha già comunicato che in 800 possono essere trasferiti e che 400 dei dirigenti non hanno chi dirigere e cosa fare. I primi si trasferiscano, ai secondi si risolva il contratto dirigenziale in base alla legge sui dirigenti.
Non sappiamo se le soluzioni proposte saranno attivate, ma sappiamo che è indispensabile attivarle. Immediatamente.

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