Ars, sugli idrocarburi Crocetta cambia il tiro - QdS

Ars, sugli idrocarburi Crocetta cambia il tiro

Raffaella Pessina

Ars, sugli idrocarburi Crocetta cambia il tiro

venerdì 21 Novembre 2014

Firmata un’aggiunta al protocollo d’intesa con Assomineraria del 4/06/14. Ardizzone: “Il Parlamento deve controllare cosa fa il Governo”

PALERMO – Sulle trivellazioni il governatore della Sicilia ha aggiustato il tiro e ieri pomeriggio ha firmato una aggiunta al protocollo di intesa sottoscritto il 4 giugno 2014 con il presidente del settore idrocarburi di Assomineraria Pietro Cavanna. È stato stabilito che il Comitato, sarà integrato dal dirigente generale del dipartimento della Pesca mediterranea e dal dirigente generale del Dipartimento dei beni culturali e dell’identità siciliana. “Oltre a questo c’è l’impegno, è scritto in una nota del Presidente della Regione – relativamente a tutte le attività di estrazione di idrocarburi sul territorio della Regione siciliana (onshore) e nell’offshore ad esso adiacente, ad avviare l’iter affinchè tali attività siano svolte attraverso soggetti giuridici aventi la sede legale nel territorio della Regione”.
Sulla vicenda è intervenuto il presidente dell’Ars Ardizzone sottolineando: “Il Parlamento ha il compito di controllare quello che fa il governo e se il presidente della Regione ha sentito la necessità di modificare l’accordo sottoscritto con Assomineraria, vuol dire che qualcosa che non andava, c’era”.
“Occorre – ha ribadito – il rispetto per questa istituzione, possiamo poi condividere o meno il contenuto delle mozioni, ma è certo che il Parlamento ha il dovere di controllare l’azione del governo. Se si viene peraltro alla luce del sole all’Ars e si riferisce quello che si è fatto, non credo ci sia nulla di male. Fino a prova contraria il potere principe è quello legislativo e il popolo è rappresentato dal Parlamento”.
In merito alla mozione contro la Monterosso il Presidente dell’Ars ha deciso di puntualizzare. “Ho inteso dichiarare ricevibile la mozione del Movimento 5 stelle – ha detto Ardizzone – perché obiettivamente lo è. Non c’è nulla di male se il governo viene, nel merito, a confrontarsi in Aula. E’ stata la conferenza dei capigruppo, avendo i miei uffici ritenuto ammissibile la mozione, a decidere che venga esaminata”. “In base al regolamento dell’Ars sulla questione del segretario generale della Regione ci sono diversi dubbi interpretativi – ha aggiunto Ardizzone –  un articolo del regolamento interno prevede che sia l’Aula a pronunciarsi e così sarà. Il M5S ha posto una questione, ma anche se fosse stato un singolo parlamentare, su una mozione che impegna il Governo sarà il Parlamento ad esprimersi”.
 
Ieri a Palazzo dei Normanni si è tenuta la cerimonia di consegna delle borse di studio che la Fondazione Falcone consegna ogni anno dal 1994 a 10 laureati con il massimo dei voti in giurisprudenza nelle università siciliane con progetti di ricerca sulla legalità.”I contributi di questi giovani già formati – ha detto Ardizzone – evidenziano l’esigenza di approfondire vari argomenti che fanno da spunto al lavoro delle nostre commissioni legislative, dai progetti sulla criminalità organizzata nei flussi migratori, a quelli sugli appalti pubblici e sulla green e black economy”.

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