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Messina – Rifiuti: Taormina costituisce l’Aro mentre il porta a porta non parte

Massimo Mobilia

Messina – Rifiuti: Taormina costituisce l’Aro mentre il porta a porta non parte

martedì 25 Novembre 2014

L’ultimo accordo con la società messinese, in liquidazione, durerà fino alla fine del 2015. Sulla gestione, il dietrofront del Comune rispetto alla proroga-Messinambiente

TAORMINA (ME) – Nuovo colpo di scena sul fronte del servizio raccolta rifiuti a Taormina: la Giunta comunale ha infatti approvato la delibera di istituzione dell’Area di raccolta ottimale (Aro), rimescolando così le carte su quello che sarà il futuro prossimo per la gestione del servizio nella Perla. L’amministrazione del sindaco Eligio Giardina, a differenza dei Comuni limitrofi, aveva infatti deciso di non seguire la novità dell’Aro dettata dal D.Lgs. n. 267/2000 e delle successive Leggi regionali, né tantomeno di creare un affidamento in house con l’Azienda servizi municipalizzati.
Si era deciso al contrario di prolungare il rapporto con la società MessinAmbiente, la partecipata del Comune di Messina che aveva concluso nel 2013 oltre un decennio di prestazioni a Taormina. Dopo i primi decreti mensili di prolungamento, l’ultimo accordo con la società messinese, che si trova a sua volta in fase di commissariamento e liquidazione, durerà fino alla fine del 2015 a costi sostanzialmente invariati rispetto al passato: circa 235 mila euro al mese per un totale annuo di 2,820 milioni di euro, solo per la raccolta, la pulizia degli stabili e il trasporto in discarica. Arrivando così a sommare circa 4,2 milioni di euro fino alla scadenza dell’attuale contratto, di cui 2,7 milioni solo per il personale che costa pressappoco 150 mila euro al mese.
Nonostante ciò, il Comune di Taormina ha deciso adesso di imboccare nuovamente la strada che era stata tracciata dalle Leggi regionali n. 9/2010 e n. 3/2013, dando ufficialmente vita alla delimitazione territoriale “Aro Taormina”, coincidente ai confini comunali della città, e isolandosi così al tempo stesso dai vicini Comuni di Giardini Naxos, Castelmola, Letojanni, Gaggi e Mongiuffi Melia, con cui si era pensato ad un percorso comune.
Il passo successivo alla costituzione dell’Aro sarà la creazione del cosiddetto Piano d’intervento, e soltanto dopo potranno essere individuate le “modalità di gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto sul territorio costituito, con eventuale affidamento del servizio”. Dunque un passaggio che lascia presagire la volontà di continuare comunque nel percorso dell’Aro indicato dalla legge, per poi mantenere MessinAmbiente in una sorta di cogestione.
In questa confusione normativa ed organizzativa, resta comunque il dato di fatto che all’orizzonte non si intraveda nessun risparmio per le casse del Comune, nonostante la delibera di affidamento del servizio si appelli ai criteri di spending review e al Piano di riequilibrio finanziario pluriennale a cui Taormina si è dovuta ancorare per cercare di evitare il dissesto finanziario. Era stato presentato anche in pompa magna il progetto “Rifiuti Zero”, un nuovo modo di smaltire i rifiuti in maniera differenziata figurando risparmi del 70%, ma del sistema di raccolta porta a porta che doveva partire nella prima decade di ottobre fin ora non si è vista neanche l’ombra.

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