Formazione ancora in piazza. Adesso la riforma è miraggio - QdS

Formazione ancora in piazza. Adesso la riforma è miraggio

Michele Giuliano

Formazione ancora in piazza. Adesso la riforma è miraggio

sabato 29 Novembre 2014

Stop del neoassessore Mariella Lo Bello: “Serve ancora del tempo per approfondire meglio”. Ci sarebbero 20 mln per gli stipendi ma ancora nessuna erogazione dalla Regione

PALERMO – Torna caldo il clima sul fronte della Formazione professionale. I continui “stop & go” stanno contribuendo a far salire sempre più la tensione. Ora l’ultima novità è lo stop alla tanto annunciata riforma del settore e persino ai contratti di solidarietà.
Nel primo caso è stato il neoassessore regionale alla Formazione, Mariella Lo Bello, a rallentare. In commissione Lavoro all’Ars ha sostenuto che vuole del tempo per approfondire il testo di riforma del suo predecessore, Nelli Scilabra, contenuto nel disegno di legge che sarebbe dovuto a breve approdare in aula. Nel contempo è stata confermata l’imminente pubblicazione della black list degli enti di formazione non in regola.
 
Altro colpo di scena è il congelamento dei contratti di solidarietà: già mille e 50 lavoratori avevano detto “sì” per scongiurare licenziamenti, accollandosi quindi le decurtazioni in busta paga. Il problema posto dalla Regione è di natura tecnica: essendoci molti stipendi arretrati non pagati le buste paga non sono state firmate e quindi è emersa una situazione di irregolarità formale che blocca l’iter. E tutto ciò si è consumato mentre i lavoratori e le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil in questi giorni si sono riuniti davanti all’assessorato regionale per la Famiglia di via Trinacria, a Palermo, per manifestare, ancora una volta, “contro il disastro e il massacro sociale causati dal governo”. “È passato quasi un mese dall’insediamento del Crocetta ter – dicono i lavoratori – e la situazione non è cambiata, anzi è peggiorata”.
A riscaldare gli animi di lavoratori e sindacati è soprattutto lo stallo delle pratiche per l’erogazione del sostegno al reddito e del programma Garanzia Giovani. “Le promesse fatte dal nuovo assessore Mariella Lo Bello lasciano il tempo che trovano – dice Giovanni Migliore, segretario regionale Cisl Scuola – mentre il presidente della Regione continua a dire che il personale non verrà toccato si continuano a revocare gli enti e, dati alla mano, risultano più di 5 mila persone sospese o licenziate”.
 
Il ministero del Lavoro, lo scorso 7 novembre, aveva dato il via libera al pagamento della cassa integrazione in deroga per i lavoratori della Formazione, attraverso un’istanza firmata dalla dirigente Corsello. Ma i sindacati accusano la dirigente generale di essere stata “deficitaria nella prima parte dell’anno – continua Migliore – non avviando i tavoli della Cig insieme alle altre imprese. Per questo motivo siamo finiti nella procedura di modifica delle direttive – conclude – e i lavoratori continuano a non percepire la cassa nonostante ci siano 20 milioni disponibili”.

Poco dialogo con gli assessorati l’accusa degli addetti ai lavori
Le interlocuzioni ad oggi sono state sporadiche. “Dopo la giornata di sciopero e l’incontro alla Presidenza della Regione del 6 novembre scorso – si legge nella nota unitaria dei sindacati, nonostante le buone intenzioni manifestate dall’assessore Mariella Lo Bello, gli ulteriori incontri in assessorato Istruzione e Formazione ed al dipartimento regionale del Lavoro, durante i quali sono stati previsti successivi momenti di verifica su specifiche tematiche, le interlocuzioni avviate con il Governo e con i due rami dell’amministrazione regionale non hanno visto risposte concrete e misurabili ai problemi posti nella piattaforma unitaria alla base delle rivendicazioni ed alla straordinarietà della crisi del settore”.
Dito puntato anche contro l’assessorato al Lavoro: “Nonostante la gravità della situazione sotto il profilo dell’occupazione – aggiungono i sindacati – vi è un blocco dell’erogazione delle politiche attive del lavoro ai cittadini siciliani e lo stallo del programma Garanzia Giovani”.

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