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Siracusa – Consiglieri di Circoscrizione: 350 mila euro, un costo non più sostenibile

Isabella Di Bartolo

Siracusa – Consiglieri di Circoscrizione: 350 mila euro, un costo non più sostenibile

giovedì 04 Dicembre 2014

Il sindaco Garozzo decide l’azzeramento: “Taglio necessario in un’ottica di rinnovamento”

Siracusa – La legge 30 del 2000 varata dalla Regione nell’ambito della rivoluzione amministrativa comunale, era chiara: no agli sprechi e sì ai tagli dei costi della politica. Così le successive integrazioni normative. A partire dagli organismi municipali. A essere colpiti sono state le circoscrizioni cittadine, fil rouge tra Palazzo Vermexio e rioni.
 
E sono le circoscrizioni ad essere nuovamente nel mirino della Regione che incalza le amministrazioni comunali affinché si dia seguito alle norme in termini di spending review. Un dettame seguito dal sindaco renziano, Giancarlo Garozzo, che ha discusso e approvato con la sua Giunta assessoriale una delibera con cui si azzerano le attuali nove circoscrizioni cittadine. Un taglio da 350mila euro all’anno a cui segue una riorganizzazione del settore con due soli quartieri, Belvedere e Cassibile.
“Non possiamo permetterci sprechi – dice il sindaco Garozzo – e per questo vogliamo avviare una rivoluzione che sia quanto possibile concordata con le parti chiamate in causa, ma che miri in maniera chiara non solo a risparmiare soldi pubblici ma a ottimizzare le risorse a disposizione dell’amministrazione. I consigli di quartiere debbono avere un ruolo cardine: essere portavoce della città. Ma per farlo hanno esigenza di avere ruoli chiari che oggi non possiedono. Il taglio delle circoscrizioni è necessario proprio in quest’ottica di rinnovamento della politica ma certamente si tratta di una proposta che sarà analizzata, valutata prima di entrare in vigore nel 2018”.
Una decisione che ha scatenato le polemiche degli attuali consiglieri dei nove rioni i quali, coordinati dai nove presidenti, hanno dato vita alla prima assemblea pubblica alla presenza di sindaco, assessori e cittadini per trovare la soluzione più democratica possibile alla questione. La controproposta dei nove rioni è oggi al vaglio dell’amministrazione e ricalca quella ipotizzata nel 2008 con l’avvio della riforma sul decentramento: tre “super-quartieri” e le due frazioni di Belvedere e Cassibile alla base della novità amministrativa che potrebbe modificare in maniera significativa l’attuale assetto dei rioni. Invece delle nove attuali circoscrizioni (Ortigia, Akradina, Tiche, Neapolis, Grottasanta, Santa Lucia, Epipoli, Belvedere e Cassibile) ve ne saranno cinque per dare alle circoscrizioni maggiori poteri e competenze di cui oggi risultano totalmente svuotati. È in fase di analisi la presenza e il costo dei consiglieri di quartiere che oggi incidono per un totale di 350mila euro all’anno nel bilancio comunale.
“Si tratta di una questione delicata e nevralgica – dice Paolo Romano, coordinatore dei 9 quartieri e presidente di Cassibile, oltre che ex assessore al Decentramento –Il punto debole delle circoscrizioni è la perdita di potere. Negli anni, infatti, i cdq sono stati privati delle loro competenze, e oggi non deliberano su alcun punto. Sono soltanto organismi di natura amministrativa che non incidono in maniera significativa nelle decisioni dell’amministrazione comunale, da qui l’esigenza di rielaborarne la struttura interna. Un errore eliminarli perché sono proprio le circoscrizioni ad essere il legame tra la città e il territorio. Occorre lavorare a un nuovo regolamento sul decentramento che miri a potenziare le circoscrizioni, non riducendole in maniera drastica ma dando loro maggiore autonomia e poteri decisionali”.
Una scelta che contribuirebbe a diminuire i sosti di gestione da parte del Comune, recuperando risorse umane e favorendo un rapporto più diretto tra Cdq e cittadino.
“Non siamo d’accordo – dice il presidente del rione di Santa Lucia, Fabio Rotondo – perché i quartieri sono l’unico legame che i cittadini hanno con i Palazzi del potere. Nel nostro rione della Borgata tanto è stato fatto in questi mesi proprio per la nostra presenza accanto alla gente, per il nostro impegno. La Borgata è abbandonata da anni e noi stiamo lavorando affinché possa rinascere, a partire dalle piccole cose come eventi e manifestazioni che mirano a dare vitalità e rilancio sociale al quartiere, ma tanto c’è ancora da fare. Eliminare una circoscrizione significherebbe eliminare una parte nevralgica della vita amministrativa. Troviamo una soluzione, dunque, ma senza tagli drastici”.
 

 
Negli anni minori poteri
 
SIRACUSA – Sono nove le circoscrizioni della città: Ortigia, Acradina, Tiche, Neapolis, Grottasanta, Santa Lucia, Epipoli, Belvedere e Cassibile. Di queste, Belvedere e Cassibile in passato hanno persino tentato la strada dell’autonomia comunale, frenata da questioni burocratiche e ricorsi vari.  Oggi si tenta di trovare una soluzione come è accaduto nel corso della prima assemblea pubblica che ha trasformato l’aula del Consiglio comunale in un grande consiglio di 9 circoscrizioni. Un primo appuntamento a cui ne seguiranno altri. La riforma sul decentramento amministrativo ha quale obiettivo quello di dare alle circoscrizioni maggiori poteri e competenze di cui oggi risultano quasi totalmente svuotati.
“Il punto debole delle attuali circoscrizioni – afferma il presidente del coordinamento dei quartieri, Romano, primo fautore della riforma a favore dei rioni – è la perdita di potere inteso come fondamento del proprio ruolo. Negli anni, infatti, i consigli di quartiere sono stati privati delle loro competenze, e oggi non deliberano su alcun punto. Sono soltanto organismi di natura amministrativa, da qui l’esigenza di rielaborarne la struttura interna. “Ben venga il miglioramento dei quartieri in collegamento diretto con l’amministrazione comunale – dice Romano – ma non la loro eliminazione”.

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