Ddl definizione di bosco bloccato eppure mette fine al disordine - QdS

Ddl definizione di bosco bloccato eppure mette fine al disordine

Raffaella Pessina

Ddl definizione di bosco bloccato eppure mette fine al disordine

mercoledì 10 Dicembre 2014

Ddl 438 esitato dalla IV Commissione ma inglobato da Conferenza capigruppo in altro Ddl. Il primo firmatario Barbagallo (Pd): “Auspicabile intervento di Ardizzone”

PALERMO – Adeguare la normativa regionale quella nazionale, in materia di territorio e ambiente e nello specifico sulla nuova definizione di bosco. È questo il senso del disegno di legge presentato nel maggio del 2013 da Anthony Barbagallo del PD, deputato segretario e componente delle commissioni Attività produttive e per le Questioni concernenti la materia statutaria. Ad oltre un anno dalla presentazione del disegno di legge lo stesso si trova bloccato in commissione Affari istituzionali, accorpato ad un’altra legge (sulla semplificazione).
Deputato Barbagallo, quali sono le finalità di questo disegno di legge?
“La finalità principale è quella di omogeneizzare la normativa regionale con quella nazionale. La modifica proposta intende introdurre alcune variazioni alla vigente legge di settore, al fine di renderla coerente con quanto disposto dalla legislazione nazionale e con il mutato quadro istituzionale e finanziario della Regione. In Sicilia, ai fini urbanistici, si fa riferimento alla definizione  di bosco di cui all’articolo 4 della L.r.  16/96,  entre ai fini del vincolo paesaggistico vale  la definizione di bosco di cui all’articolo 2 del D.lgs. 227/2001. L’Amministrazione forestale, nel predisporre la Carta forestale, ha tenuto conto delle due definizioni redigendo di fatto due carte: una per i fini urbanistici e una per le finalità scaturenti dal vincolo paesaggistico determinando incongruità  interpretative. In Sicilia la legge 16 del 96 definisce gli aspetti, una definizione di bosco che è diversa rispetto a quello che nel resto d’Italia e che per certi versi è gravemente pregiudizievole per l’organizzazione del territorio, perché prevede un regime di tutela eccessivo in ordine alla fascia di rispetto. Al fine di evitare quindi confusione e assicurare linearità all’azione amministrativa, il ddl propone di adottare in Sicilia la stessa definizione di bosco  del D.lgs. 227/2001 e di snellire il contenuto dell’articolo 10 della stessa legge regionale 16/96 prevedendo  semplicemente che le costruzioni all’interno di  una  fascia di rispetto di  mt.  150 dal confine boschivo vadano sottoposte al vincolo paesaggistico”.

Il disegno di legge era a buon punto in commissione di merito. Perché l’iter parlamentare si è fermato? Cosa è successo?  

“Purtroppo, nonostante fosse già stato votato articolo per articolo dalla quarta commissione (Territorio e ambiente) , inspiegabilmente la Conferenza dei capigruppo congiuntamente ai presidenti delle commissioni Territorio e ambiente e Affari istituzionali hanno deciso di dare priorità ad altri disegni di legge e di inserire questo ddl all’interno del disegno di legge sulla semplificazione che giace in prima commissione senza che venga calendarizzato. Peraltro ritengo che la materia del ddl 438 non abbia nulla a che fare con il ddl sulla semplificazione amministrativa. Invece il documento proprio perché era stato esitato dalla commissione di merito doveva transitare in Aula e non andare in un’altra commissione. Invece il presidente della quarta commissione Trizzino lo ha inviato in prima. Sarebbe auspicabile un intervento del presidente dell’assemblea regionale Giovanni Ardizzone conferenza dei capigruppo per sbloccare questo importante disegno di legge”.

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