Obiettivi di bilancio e qualità dei servizi - QdS

Obiettivi di bilancio e qualità dei servizi

Alessio Petrocelli

Obiettivi di bilancio e qualità dei servizi

sabato 17 Ottobre 2009

Forum con Innocenzo Cipolletta, presidente Ferrovie dello Stato

ROMA – Qual è la prospettiva da qui a tre anni di questa azienda che è una delle più importanti in Italia?
“Noi abbiamo un piano industriale che abbiamo portato avanti e che rappresenta la nostra direttrice d’azione e che in parte abbiamo realizzato, mi riferisco alla gestione del sottoscritto e dell’Ad Moretti dal 2006. Il piano industriale che avevamo impostato all’inizio prevedeva innanzitutto un riequilibrio economico della gestione perché Ferrovie dello Stato alla fine del 2006 aveva un disavanzo di 2 miliardi e 115 milioni di euro. Il secondo obiettivo era quello di completare la linea ad alta velocità che unisce Torino a Salerno. Il terzo obiettivo era quello di migliorare in maniera sostanziale il servizio per i pendolari e mi riferisco al trasporto locale e regionale. Infine il quarto obiettivo, che è ancora in piedi, è la riorganizzazione del sistema di trasporto merci su rotaia. Ormai le ferrovie di tutto il mondo sono suddivise in media e lunga distanza, traffico locale e metropolitano ed infine merci. Questi tre comparti sono diversi l’uno dall’altro e necessitano di infrastrutture diverse tra loro, il nostro Paese non ha differenziato perché abbiamo una unica grande rete di oltre 16.500 km dove al tempo stesso corrono treni locali, treni veloci e merci. L’urgenza d’intervento sul controllo gestionale è stato fatto attraverso il controllo dei costi, abbiamo ridotto i costi in maniera consistente e razionalizzato il sistema attraverso delle scelte. Il personale è stato ridotto di oltre 10.000 unità in tre anni, il gruppo aveva 98.000 unità oggi ne ha 88.000, la riduzione è stata ottenuta senza ricorrere a licenziamenti. Le riduzioni hanno coinvolto il settore che si occupa del funzionamento della macchina rimpiazzandolo parzialmente nel settore dei servizi alla clientela e della manutenzione dei treni. Nel corso di quest’anno abbiamo raggiunto anche l’obiettivo di trovare un accordo sindacale per avere un solo macchinista nei treni con certe condizioni ed in maniera graduale. Ci siamo accordati con il sindacato perché la tecnologia che abbiamo introdotto è tale da garantire la massima sicurezza. Abbiamo attuato inoltre anche una politica di differenziazione dei prezzi sui prodotti di maggior pregio e quindi sull’alta velocità ed infine sacrificato linee che non erano più redditizie. Queste operazioni ci hanno consentito, nel 2008, di riportare in pareggio il bilancio delle Ferrovie dello Stato con un avanzo di 16 milioni a fronte dei 2 miliardi e 115 milioni di disavanzo del 2006, una correzione significativa”.
In che misura ha risentito il trasporto ferroviario della crisi economica?
“Certamente in misura importante, il trasporto merci ha risentito di un 30% in meno di traffico al contrario del trasporto passeggeri che ne ha risentito molto meno”.
Per quanto riguarda il completamento dell’alta velocità a che punto siamo?
“È il secondo obiettivo che avevamo ed è stato raggiunto, l’anno scorso abbiamo inaugurato i treni veloci Roma – Milano in 3 ore e mezza. A dicembre inauguriamo anche le tratte Bologna – Firenze e Novara – Milano ed il 13 dicembre quando inizierà il nuovo orario per i treni ci sarà un nuovo servizio Torino – Salerno. A questo punto noi avremo quasi 1000 km di alta velocità recuperiamo così gran parte del ritardo accumulato con altri paesi come la Francia e la Spagna. I nostri treni sono di ottima qualità e sono molto frequenti abbiamo intenzione tuttavia di intensificare la frequenza anche durante le ore serali. L’Italia si è accorciata in modo consistente tuttavia resta il problema del meridione che per noi è una priorità essenziale e se guardiamo agli obiettivi futuri per quanto riguarda l’alta velocità, il nostro obiettivo è duplice, da un lato completare la linea verso Venezia da Milano e dall’altro il collegamento con il sud Italia. Il collegamento con il Sud si gioca su due progetti, uno sulla costruzione della nuova linea Foggia – Caserta che è quella che collega la dorsale adriatica di Bari con la Napoli – Salerno e l’altro la velocizzazione della Salerno – Reggio Calabria che in molti punti risente di determinate problematiche, in questo modo colleghiamo con linee sussidiarie i due estremi dell’Italia peninsulare, Reggio Calabria e Lecce, al treno ad alta velocità.
 

 
Controlli, affidato ad un certificatore esterno il compito di verificare i contratti di pulizia
 
L’annoso problema della pulizia dei treni è stato in qualche modo affrontato?
“Abbiamo rivoluzionato il sistema della pulizia sui treni perché era un aspetto che più ci lasciava insoddisfatti.
Noi abbiamo affidato ad un certificatore esterno il compito di verificare i contratti che avevamo con le società di pulizia e di verificarne il rispetto, il verificatore ha dimostrato che non c’era corrispondenza tra il contratto ed il risultato, questo ci ha consentito di disdire tutti i contratti alle loro scadenze e abbiamo revisionato tutto il sistema. Abbiamo spezzettato in lotti più piccoli i servizi da effettuare consentendo anche ad aziende più piccole di partecipare e non sempre alle stesse, abbiamo imposto che nessuna azienda può aggiudicarsi più di 5 lotti ed abbiamo avviato le gare.
Nel mese di luglio si è conclusa la prima assegnazione che abbiamo dato ad una ditta tedesca, stiamo assegnando gli altri lotti per alcuni stiamo indietro però stiamo cambiando totalmente la geografia del sistema di pulizia dei nostri treni.
Mi dicono che sta funzionando bene, i treni sono più puliti e sicuramente un apertura maggiore alla concorrenza comporterà un miglioramento del servizio.
Il giorno in cui noi non siamo soddisfatti della società X perché il suo lavoro non è all’altezza abbiamo un numero di soggetti maggiore rispetto al passato che possono sostituire la società X per lo stesso servizio.
Questo progetto lo abbiamo avviato da quando ci siamo insediati avremo riscontri nei prossimi anni anche dagli utenti che percepiranno questo cambiamento”.

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