Manovra finanziaria all’Ars entro il 15 dicembre - QdS

Manovra finanziaria all’Ars entro il 15 dicembre

Raffaella Pessina

Manovra finanziaria all’Ars entro il 15 dicembre

venerdì 12 Dicembre 2014

Deciso insieme dai capigruppo di maggioranza riuniti a Palazzo d’Orleans. Intanto si affollano i disegni di legge all’odg dell’Assemblea

PALERMO – La manovra finanziaria dovrà arrivare agli uffici dell’Assemblea regionale entro il 15 dicembre. Lo hanno stabilito i capigruppo della maggioranza riuniti mercoledì pomeriggio a Palazzo D’Orleans insieme con l’assessore all’Economia Alessandro Baccei e il presidente della Regione Rosario Crocetta.
 
La maggioranza ha trovato un’intesa sul mutuo di due miliardi per il pagamento delle imprese e sul ricorso all’esercizio provvisorio. Per il resto si attende di conoscere a quanto ammonteranno i fondi che Roma assegnerà alla Sicilia e per questo il governatore ieri si è recato nella capitale poiché l’importo sarà determinante per definire la manovra finanziaria. La maggioranza si è data quindi appuntamento per la prossima settimana.
Sul mutuo il capogruppo di Fi all’Ars Marco Falcone ha chiesto che il Governo “chiarisca le idee al proprio interno verificando quali siano le vere esposizioni e con quali risorse reali farvi fronte. Tutto ciò dopo un confronto sulle vere capacità di Bilancio della Regione, prima di gravare la Sicilia di un ulteriore debito impegnandola per i prossimi trent’anni”. “Contestualmente – ha aggiunto si affretti a portare il documento economico-finanziario in Commissione Bilancio per il dovuto esame”.
Nella seduta d’Aula di mercoledì sono stati approvati due ordini del giorno (391 e il 389) che impegnano il presidente della Regione a presentare ricorso entro i termini stabiliti del 10 gennaio, avverso l’articolo 38 del decreto Sblocca Italia che, secondo il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone “estromette le regioni nei processi decisionali di utilizzo del territorio, trasferendo le competenze al ministero dell’Ambiente”. “C’è in corso una lesione del principio di collaborazione tra lo Stato e le Regioni – ha detto Ardizzone – tutte le regioni italiane sono contrarie tant’è vero che si sta intervenendo in sede parlamentare per porre rimedio alla violazione palese di questo principio di costituzionalità. Spero si trovi una soluzione politica – ha concluso Ardizzone – perchè se si va per via giudiziaria significa che la politica ha fallito”. I due ordini del giorno sono stati approvati con il voto contrario delle opposizioni e del M5S. I deputati Giorgio Assenza, Nello Musumeci e Gino Ioppolo hanno abbandonato l’Aula.
I lavori di Sala D’Ercole sono stati aggiornati a martedì della prossima settimana con all’ordine del giorno il ddl “Nuove norme in materia di panificazione”. (n. 1/A), il ddl sulle ‘Modifiche dello Statuto in materia di ripudio della mafia a tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, delle libertà civili, politiche, economiche e  sociali”. (n. 223/A),  il ddl sulle Modifiche alla legge sul Garante della persona con disabilità nella Regione”. (n. 528/A) e  “Modifiche della legge regionale n. 29/1951 in materia di elezione dei deputati dell’Assemblea regionale siciliana e del Presidente della Regione”.

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