Piano farmacie: dopo mille rinvii finalmente la svolta tanto attesa - QdS

Piano farmacie: dopo mille rinvii finalmente la svolta tanto attesa

Gaspare Ingargiola

Piano farmacie: dopo mille rinvii finalmente la svolta tanto attesa

sabato 13 Dicembre 2014

Superato l&rsquot;ostacolo più grande rappresentato da rapporto demografico tra i punti vendita e i quartieri
Due sedute straordinarie del Consiglio comunale per evitare il commissariamento

PALERMO – Dalle motocarrozzette alla movida, dai gazebo alla pubblicità, sembra quasi che il Consiglio comunale cittadino non possa discutere una delibera sulle attività commerciali senza farla precipitare in un pozzo di veleni, accuse e tribunali. La stessa sorte è toccata anche al Piano farmacie, per cui ci sono volute due sedute straordinarie, sabato 6 e domenica 7, vigilia dell’Immacolata, oltre all’intervento diretto del sindaco Leoluca Orlando, che ha mandato le carte in Procura in merito ai presunti (e milionari) conflitti di interesse che gravitano attorno all’atto.
Ricapitolando: nel 2012 il commissario straordinario Luisa Latella redige un piano che prevede l’apertura di 29 esercizi per consentire alla Regione, che nel frattempo espleta i concorsi, di stilare la graduatoria e assegnare le licenze a 222 nuovi farmacisti in tutta l’isola. Peccato che, mentre nel resto d’Italia il piano è competenza della giunta, in Sicilia spetta al Consiglio comunale. Scoppia la bagarre, i farmacisti presentano una valanga di ricorsi, il Tar Sicilia boccia il piano Latella, la giunta Orlando inizialmente pensa di adottarlo, poi cambia idea e ne presenta un secondo che però stoppano sia ’Asp che Ordine provinciale dei farmacisti. L’amministrazione allora torna sui propri passi e modifica profondamente il piano Latella con un maxi emendamento.
Il provvedimento, che stavolta ha l’ok di Asp e Ordine, arriva finalmente in aula ma anche qui il clima si fa teso. Prima scoppia il caso del consigliere del Pid Felice Bruscia che, durante una sessione serale, chiama l’appello mentre diversi colleghi stanno ancora entrando, facendo così mancare il numero legale per l’ennesimo rinvio – per regolamento l’appello spetterebbe solo al consigliere più anziano ("Ma ero proprio io?, si difende Bruscia). In seguito il presidente Salvatore Orlando tira in ballo il vice segretario generale Serafino Di Peri, presente in aula e chiede a quest’ultimo e al sindaco di verificare l’opportunità per Di Peri di prendere parte ai lavori e accertare eventuali incompatibilità e conflitti d’interesse tra farmacisti, consiglieri e funzionari comunali. In questo caos, finalmente domenica 7 la delibera passa e il Comune evita così di incorrere nel commissariamento regionale, praticamente certo dopo il 31 dicembre.
Risolto, almeno per il momento (l’anno prossimo si dovrebbero assegnare altre 5 licenze), l’ostacolo più grande che aveva affossato il piano Latella e la prima bozza Orlando: quello del rapporto demografico tra i punti vendita e i quartieri, che il governo Monti ha abbassato da un esercizio ogni 4 mila abitanti a uno ogni 3.300. Nella versione finale le farmacie sono collocate ad Altarello, Boccadifalco, Borgo Nuovo, Brancaccio, Cruillas (4), Montegrappa, Noce (2), Oreto, Pallavicino (2), Partanna (2), San Lorenzo (2), Settecannoli (3), Tommaso Natale, Uditore, Villagrazia (4), Villatasca, Zisa.
"Il Consiglio comunale – affermano Orlando e l’assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano ? ritrova un clima positivo, riaffermando il proprio ruolo istituzionale ed evitando un mortificante commissariamento. Il Piano approvato è un atto che garantisce il rispetto della legalità e il ruolo di presidio sanitario a servizio dei cittadini, costituito dalla presenza capillare delle farmacie?.
Per Sandro Leonardi del Pd "questo atto provocherà ricorsi e contenziosi ma soprattutto è un’occasione mancata per una seria riorganizzazione di questi presidi sanitari. Questa amministrazione arriva all’approvazione dell’atto con due anni di ritardo e in un clima di sospetti, dimostrandosi ancora una volta inadeguata. La vera domanda però è: quando, in Italia, un giovane farmacista senza milioni di euro e una famiglia alle spalle, potrà aprire una farmacia??.
Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti di Idv sottolineano come "la delibera darà lavoro a circa 50 persone, anche se non abbiamo condiviso il Piano portato in Aula dal sindaco perché non rispetta una distribuzione omogenea delle nuove farmacie in tutto il territorio della città?.

Gaspare Ingargiola

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