Programma sviluppo turistico 2015-2017 - QdS

Programma sviluppo turistico 2015-2017

Giovanna Naccari

Programma sviluppo turistico 2015-2017

martedì 23 Dicembre 2014

Bozza presentata dall’assessore Cleo Li Calzi insieme al piano strategico di sviluppo turistico 2014-2020. Per gli assessorati regionali Turismo, Beni culturali, Territorio impegno in un lavoro di squadra

Palermo – Le politiche per il turismo hanno bisogno di “nuove regole” e di “una forte responsabilizzazione unitaria della Regione”. Lo ha detto a Palermo, l’assessore Cleo Li Calzi, presentando la bozza di programma triennale di sviluppo turistico 2015-2017 e del piano strategico di sviluppo turistico 2014-2020. Presenti gli assessori ai Beni culturali, al Territorio e alle Infrastrutture, che con i settori dell’agricoltura, della pesca e delle attività produttive collaboreranno al progetto.
“L’obiettivo – ha spiegato  Li Calzi – è quello di rafforzare il ruolo del turismo nell’economia regionale con le sinergie della pubblica amministrazione e con il coordinamento tra enti locali e imprese. Raccoglieremo contributi e proposte. Ci siamo dati un mese di tempo per arrivare, entro la metà di gennaio, alla stesura del documento finale”.
Spazio, dunque, alla politica coordinata che assegna a ciascun assessorato un ruolo produttivo in un gioco di squadra.
Ha aggiunto l’assessore ai Beni culturali, Antonino Purpura: “La sfida più importante è mettere insieme questa ideale catena del valore che parte dalla base e arriva al prodotto distribuito”.
Ed ecco la visione di questo ramo di amministrazione: “Dobbiamo puntare ad un turismo culturale con altre stagioni, non mi piace il termine destagionalizzazione – ha detto Purpura – Dobbiamo immaginare, con il patrimonio che abbiamo, a come consentire al turista di attraversare il territorio ed incantarsi. Occorre costruire un prodotto completo e integrato, che l’assessorato al Turismo dovrà vendere”.
Per l’assessore al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce: “Non bisogna disincentivare le imprese a investire in Sicilia”. Ha spiegato Croce: “Dobbiamo occuparci dei parchi, delle risorse naturali, delle coste e del demanio marittimo. Penso che il mare, forse, sia il tesoro più grande che abbiamo in Sicilia e occorre regolarizzare tutto ciò che riguarda le concessioni demaniali”.
L’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità Giovanni Pizzo ha annunciato la consegna dei lavori per migliorare la viabilità che porta al comune di Aidone per la Venere di Morgantina. E ha aggiunto: “Ci occuperemo anche delle strade che conducono alla Villa del Casale e a Piazza Armerina”. Tra i programmi di Pizzo a sostegno del turismo, gli interventi per gli aeroporti “dove sono in campo 90 milioni di euro per incrementare i flussi dei passeggeri, la mobilità urbana nei centri con alto flusso turistico, l’attenzione ai porti e ai trasporti nelle isole minori”.
 


Ostacoli. In Sicilia solo 60 hotel con più di 150 camere
 
Il piano di triennale di sviluppo turistico 2015-2017 e il piano strategico 2014-2020 sono stati realizzati a cura dell’Osservatorio Turistico della Regione siciliana. – Programma Sensi Contemporanei – Apq – Azioni di Sistema per il Turismo.
Suddivisi in tre assi che riguardano l’analisi e valutazione di ciò che offre oggi il “prodotto Sicilia”, la tutela del turista, le politiche di comunicazione, le strategie per l’offerta turistica che passano dalle infrastrutture al paesaggio e alla tavola, fino alla semplificazione amministrativa. Diverse le criticità da affrontare. Si legge nella relazione di sintesi al Piano: “In Sicilia ci sono circa 6.000 strutture ricettive, ma solo 60 sono hotel con più di 150 camere. Nelle Canarie gli hotel con più di 150 camere sono 405, nelle Baleari sono 446”. Da non sottovalutare i collegamenti europei: “Misurata in step medi per raggiungere qualsiasi aeroporto europeo – si legge nel documento – l’aeroporto di Palermo è 60° nel rank europeo (nel 2011 era al 91°); Catania, è 82° (dal 95° posto del 2011)”.

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