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Catania – Cultura: investimenti sacrificati. Si ripeta “l’eccezione” Capodanno

Melania Tanteri

Catania – Cultura: investimenti sacrificati. Si ripeta “l’eccezione” Capodanno

martedì 30 Dicembre 2014

L’appello all’amministrazione perché coinvolga gli operatori del settore destinando maggiori risorse. La notte di S. Silvestro costerà 116 mila €. Catania Bene Comune: “Fatto positivo”

CATANIA – Un concerto dedicato alla memoria di Lucio Dalla in piazza Università. Si prepara a salutare così l’arrivo dell’anno nuovo Catania. Il Comune,  infatti, insieme alla società di Eventi Musica e Suoni ha organizzato, per la notte di San Silvestro un grande evento in piazza, con noti e meno noti volti e voci della musica italiana.
 
Lo spettacolo, prima ancora di andare in scena, ha già scatenato alcune polemiche, non tanto per l’ammontare dei costi sostenuti dall’amministrazione comunale, circa 116 mila euro – 101mila750 euro saranno destinati ai cachet artistici, agibilità Enpals (oneri assistenziali e previdenziali), spese di viaggio e trasferimenti interni per la compagnia artistica, palco con copertura, impianto audio e luci, bagni chimici, transenne, ambulanze. 13mila euro saranno invece destinati al pagamento della Siae – quanto piuttosto per l’aver evidenziato le possibilità di un Ente che, sebbene navighi in cattivissime acque dal punto di vista finanziario, programmando può comunque fornire risposte alle richieste dei cittadini.
 
Come quella di cultura, sacrificata negli ultimi anni, secondo i rappresentanti di Catania bene Comune, per via del fatto che le casse del Comune fossero in rosso.
“Il capodanno 2015 costerà un bel po’ di soldi all’amministrazione comunale e quindi all’intera cittadinanza – scrivono in una lunga nota – e non c’è nulla di male. Utilizzare risorse pubbliche per eventi culturali è un fatto positivo – evidenziano – anche se non è ancora dato sapere se le somme previste saranno integralmente coperte dal bilancio comunale o si accederà a finanziamenti di altre Istituzioni pubbliche. Ci teniamo però a sottolineare – continuano – come l’amministrazione comunale, con questa scelta, ha dimostrato che le risorse per l’arte e la musica nella città di Catania si possono trovare, che i soldi ci sono. Viene meno quindi il mantra col quale negli ultimi anni si è chiesto di tirare la cinghia, di non domandare risorse pubbliche in quanto non ce n’erano. Crolla il paradigma “soldi non ce n’è” col quale si è chiesto agli artisti di lavorare gratuitamente, alle compagnie di teatro di esibirsi a costo zero, nell’umiliazione tanto della città quanto del lavoro”.
Coinvolgere gli operatori del settore, cercare e utilizzare tutte le fonti di finanziamento possibili, destinare maggiori risorse alla cultura e programmare con largo anticipo attività ed eventi alcuni dei suggerimenti che Catania bene Comune rivolge al sindaco e all’amministrazione. “Evviva gli investimenti sulla cultura – conclude la nota – ma non solo a capodanno”.

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