Al Qaeda colpisce Parigi. Attacco a Charlie Hebdo - QdS

Al Qaeda colpisce Parigi. Attacco a Charlie Hebdo

Oriana Sipala

Al Qaeda colpisce Parigi. Attacco a Charlie Hebdo

giovedì 08 Gennaio 2015

Nell’attentato alla redazione giornalistica i terroristi hanno ucciso 12 persone. È tra i più cruenti della storia francese l’attacco terroristico e ha lasciato la città sotto choc

È tra i più cruenti della storia francese l’attacco terroristico che ha colpito ieri Parigi e che ha lasciato la città sotto choc. Bersaglio dell’attentato la redazione del settimanale satirico “Charlie Hebdo”, noto per il suo stile ironico e provocatorio e già nel mirino dei terroristi islamici. Due uomini incappucciati hanno fatto irruzione nella sede del giornale e hanno aperto il fuoco con i mitra, gridando “Hallah u Akbar” (Dio è grande) e uccidendo 12 persone, fra cui il direttore Charbonnier (Charb) e e altri tre noti vignettisti: Cabu, Georges Wolinski, molto famoso anche in Italia, e il suo collega Tignous. A testimoniare l’accaduto sono le immagini girate dal giornalista Martin Boudot e trasmesse da France Televisions. Altri testimonoi hanno detto di aver sentito che gli assalitori gridavano “vendicheremo il Profeta”. “Parlavano perfettamente francese” e “hanno rivendicato di essere di al Qaida”. Questa la testimonianza della vignettista Coco.
Tra le vittime anche due agenti di polizia, mentre altre quattro persone sono rimaste gravemente ferite. Il presidente François Hollande, che si è immediatamente recato sul luogo della strage, ha parlato di “choc” per la nazione e ha rivelato che altri attentati erano stati sventati nelle scorse settimane. Intanto la città è piena di posti di blocco e il governo ha deciso di aumentare il livello di allerta in tutta la regione. Polizia e gendarmi sono stati schierati davanti a scuole, edifici pubblici e redazioni di giornali. Il settimanale, già in passato nel mirino dei fondamentalisti islamici per vignette su Maometto, aveva pubblicato proprio ieri mattina in copertina una caricatura dello scrittore Michel Houellebecq, al centro di polemiche per il suo romanzo “Sottomissione”, uscito ieri, il quale racconta l’arrivo al potere in Francia di un presidente islamico. Circa un’ora prima dell’attacco, sul profilo twitter del giornale è apparsa una vignetta caricaturale del leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi con gli auguri per il nuovo anno. Lo scrittore è stato posto sotto protezione della polizia.
“Bisogna dire basta all’ipocrisia – ha affermato Marine Le Pen – e chiamare le cose con il loro nome: è una strage perpetrata dall’integralismo islamico”. La leader del Fronte condanna “l’odioso attentato” che ha colpito Charlie Hebdo ed esorta tutti i francesi a schierarsi per “la difesa della libertà di stampa”.
Gli Usa, dal canto loro, hanno offerto aiuti e disponibilità per catturare i responsabili, mentre il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, si definiscono scioccati. Solidarietà dall’Italia per bocca del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni che definisce l’attacco “infame”. Per la cancelliera tedesca Merkel si è trattato di un attentato “ignobile”.
Sul fronte italiano il ministro dell’Interno, Angelino Alfano ha convocato il comitato antiterrorismo.  Anche a Roma, a seguito dell’assalto a Charles Hebdo, è infatti salito il livello di allerta. Sono stati infatti potenziati i servizi di vigilanza agli obiettivi sensibili nella capitale e c’è una “particolare attenzione” verso le redazioni giornalistiche. “Orrore e sgomento per la strage di Parigi – ha invece affermato il premier Matteo Renzi – vicinanza totale a Francois Hollande e Anne Hidalgo in questo momento terribile”. “La violenza – ha concluso il primo ministro – perderà sempre contro la libertà e la democrazia”.
Quello contro il settimanale satirico Charlie Hebdo è l’attentato più cruento commesso in Francia dal 1961, ai tempi della guerra di Algeria. Il 18 giugno di quell’anno, un attentato dell’Oas anti-indipendenza, che colpì con una bomba il treno Strasburgo-Parigi a Vitry-Le-François, provocò la morte di 28 persone.

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