Il governo non abbandonerà Termini Imerese - QdS

Il governo non abbandonerà Termini Imerese

Rosario Battiato

Il governo non abbandonerà Termini Imerese

venerdì 16 Gennaio 2015

Mercoledì l’annuncio del viceministro del Mise: “Controlli per evitare ostacoli che potrebbero compromettere il piano”. Una dotazione di 47 milioni per realizzare fino a 90mila punti di rifornimento in tutte le regioni

PALERMO – Dopo la firma dell’accordo della fine di dicembre che ha formalizzato il passaggio dello stabilimento di Termini Imerese dalla Fiat al gruppo Metec, bisognerà valutare se i tempi del piano industriale approvato dalle parti saranno rispettati. La chiusura dell’operazione, che promette il reintegro di tutte le maestranze entro il 2018, sarà adesso attentamente monitorata dal governo nazionale e dalla Regione, così come recentemente annunciato dal ministero dello Sviluppo economico. L’allerta, insomma, resta alta.
A chiarire i punti principali dell’accordo ci ha pensato Claudio De Vincenti, vice ministro dello Sviluppo economico, che mercoledì scorso ha risposto all’interrogazione del deputato del Pd, Luigi Taranto. L’accordo maturato alla fine dello scorso anno prevede, in sintesi, la ripresa produttiva nel settore automotive (prima produzione di componentistica e poi veicoli a trazione ibrida), la conferma dell’impiego di tutti i lavoratori, un ampio e impegnativo programma di formazione e riqualificazione professionale che dovrà essere attivo già dai primi mesi del 2015 con azioni di ‘training on the job’ e quindi “importanti investimenti in beni materiali (soprattutto) ed immateriali (SW, brevetti, progetti attuativi, ecc.) tenendo anche conto delle attività e delle competenze del sistema universitario siciliano, che consentiranno allo stabilimento siciliano di operare ai migliori livelli possibili della tecnologia e, quindi, di potersi rivolgere al mercato globale”.
 
L’accordo di programma quadro, da quanto è trapelato nelle scorse settimane, vale 290 milioni di euro che saranno stanziati dalla Regione (140) e dallo Stato (150) mentre Metec, tramite Blutec, ne dovrebbe investire poco meno di 300.
Per il momento il progetto Blutec resta comunque tutelato dagli ammortizzatori sociali, due anni di cigs più eventuali altri due, mentre “una particolare attenzione sarà riservata dalla Regione siciliana alla tutela del reddito dei lavoratori dell’indotto strettamente connesso alla cessazione di attività nel sito Fiat di Termini Imerese” per i quali sarà attivato un tavolo di concertazione presso l’assessorato al Lavoro della Regione Siciliana.
“Il Governo, data la rilevanza generale della crisi industriale di Termini Imerese, – ha scritto De Vincenti – è impegnato a monitorarne costantemente il suo sviluppo”. Per il futuro prossimo sono previste verifiche sullo stato di avanzamento del progetto industriale, “con la finalità di concorrere a superare eventuali ostacoli o ritardi che potrebbero compromettere la realizzazione di tutto o parte del progetto e la conseguente occupazione dei lavoratori interessati”. Il primo incontro di verifica è previsto per il prossimo mese di marzo.

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