Mercato immobiliare in crisi per troppa debolezza e staticità - QdS

Mercato immobiliare in crisi per troppa debolezza e staticità

Liliana Rosano

Mercato immobiliare in crisi per troppa debolezza e staticità

sabato 24 Gennaio 2015

Osservatorio Immobiliare Nomisma: in Sicilia nel 2014 domanda debole e offerta sovrabbondante. Segnali di contrazione nelle zone centrali con tempi di vendita oltre i sette mesi

PALERMO – Nessun segno di miglioramento per il mercato immobiliare siciliano con riferimento alle due grandi città di Catania e Palermo.  I dati dell’Osservatorio Immobiliare di Nomisma con riferimento a novembre 2014 non lasciano dubbi: debolezza e poco dinamismo.
 
Nel capoluogo siciliano, la situazione più critica riguarda il mercato degli immobili ad uso direzionale, con il perseguire di una domanda debole incapace di assorbire l’offerta che risulta essere sovrabbondante. Anche il settore commerciale continua ad essere stagnante, con una domanda in calo in particolare per quanto concerne le zone centrali.I tempi medi di vendita dei negozi sono stabili da un anno a 9,5 mesi, mentre per la locazione si è arrivati a 6 mesi. Nel mercato residenziale i tempi di vendita si attestano sul valore medio di 7 mesi, con segnali di contrazione registrati nelle zone centrali (da 7,4 a 6,4 mesi) e nelle zone di pregio (da 7,2 a 6,7 mesi).
Invariata la situazione per le zone periferiche. Nomisma ha registrato un’inversione nell’andamento crescente dello sconto medio praticato il quale si era attestato – nel precedente semestre – al valore record del 22%. Nella seconda parte dell’anno si è riscontrata una diminuzione di due punti percentuali, anche se nelle zone periferiche il valore continua ad attestarsi sopra il 21%.
Per le abitazioni nuove lo sconto medio praticato rimane stabile al 14%.
La quota delle compravendite finanziate ricorrendo ad un mutuo è più che raddoppiata rispetto allo scorso anno.
Il mercato delle locazioni continua a presentarsi rigido con tempi di assorbimento medi di 3,6 mesi per le abitazioni usate; di poco inferiore quelli relativi agli immobili di nuova realizzazione (3,2 mesi). A differenza dei prezzi, i canoni calano maggiormente nelle periferie, dove la flessione si attesta a -4,2% su base annua, mentre nelle zone di pregio si attesta a -2,8%.
I tempi di vendita nel mercato degli uffici confermano il record storico di 10 mesi; in periferia i tempi superano gli 11 mesi.  Non va meglio nel campo degli affitti : i tempi di locazione si attestano adesso su una media di 6,2 mesi; i canoni di locazione sono scesi in media del 5,3%, annuo anche se la variazione del secondo semestre è stata di solo -1,8%.
 A Catania, sempre secondo Nomisma, il mercato immobiliare continua ad essere poco dinamico anche nel secondo semestre 2014.  I valori di compravendita diminuiscono ancora; la riduzione maggiore si riscontra nel segmento commerciale (-2,8%), seguito dal direzionale (-1,9%). Più contenuto il calo per l’ambito residenziale, sia per le abitazioni usate che per quelle nuove (-1,7%). Il mercato locativo presenta una domanda stabile per il solo comparto residenziale; i tempi riguardanti le contrattazioni rimangono elevati. Per negozi e uffici – tranne se collocati nelle zone centrali – il tempo medio di vendita è di 10 mesi, dato in linea con le altre 13 città monitorate, ma eccessivo per un mercato limitato come quello catanese.
 

 
Per i negozi divario di oltre il 21% tra prezzo richiesto e quello finale
 
Nel mercato residenziale l’ulteriore aumento delle quantità immesse sul mercato in semicentro e periferia non ha determinato una ripresa delle transazioni. Alla luce di un mercato scarsamente dinamico i valori di compravendita sono rimasti rigidi, con una flessione del -1,7% sia per le abitazioni usate che di nuova costruzione. In ambito terziario la domanda risulta ancora molto debole, con tempi di vendita sopra i 10 mesi e picchi di 12 nelle zone periferiche.I prezzi dei negozi registrano una discesa del 2,8% semestrale. Il divario tra prezzo inizialmente richiesto e quello finale è di oltre il 21% per i negozi nelle zone periferiche. Il mercato dei capannoni vede una diminuzione dei tempi necessari sia per vendere che per locare gli spazi. Nomisma ritiene quindi che si possa intravedere un timido miglioramento per il comparto.

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