"Sicilia Futuro": finanziamenti per i giovani dottorandi siciliani - QdS

“Sicilia Futuro”: finanziamenti per i giovani dottorandi siciliani

Emiliano Zappala

“Sicilia Futuro”: finanziamenti per i giovani dottorandi siciliani

martedì 27 Gennaio 2015

Diciotto mesi di formazione e stage presso imprese e centri di ricerca non universitari. Stanziati per il programma 50 milioni di indennità complessivi per 1.500 ricercatori siciliani

PALERMO – È diventato operativo l’8 gennaio scorso la parte del programma “Sicilia Futuro”, rivolta a giovani siciliani dottorandi. A renderlo noto è stato il sindacato Cgil, secondo cui dei 50 milioni di indennità complessivi stanziati per il programma ne erano stati già spesi 16. Secondo le stime dello stesso sindacato la nuova misura potrebbe coinvolgere fino a 1.500 giovani.
La Misura 3 del programma “Sicilia futuro” è destinata al finanziamento di percorsi di inserimento dei ricercatori – dottori di ricerca e dottorandi – nel contesto produttivo, dei servizi e delle professioni, prevedendo la realizzazione di periodi di formazione e stage presso centri di ricerca non universitari ed imprese con almeno una unità produttiva operante nel territorio regionale della Sicilia.
La dotazione complessiva di questa Misura è finanziata dall’Asse IV – Capitale umano – ed è pari a 12.535.200 euro che verranno erogati in tre cicli. La concessione degli aiuti sarà sottoposta alla verifica del rispetto delle norme relative al cumulo degli aiuti de minimis.
I destinatari della Misura 3, per i quali è prevista l’erogazione delle indennità, al momento della presentazione della domanda devono risultare: inoccupati, disoccupati, o in mobilità; residenti sul territorio regionale; iscritti da almeno un anno ad un percorso di dottorato (oppure devono aver conseguito il dottorato di ricerca); in possesso di analogo titolo accademico conseguito all’estero, riconosciuto dalle autorità accademiche, anche nell’ambito di accordi interuniversitari di cooperazione e di mobilità.
Per i dottori di ricerca sono previsti periodi di stage di durata di 6 mesi, da svolgere presso centri di ricerca non universitari o imprese. Il livello massimo di indennità per ciascun dottore di ricerca è di 1.520 euro mensili per il periodo di stage, computata in base al reale periodo di frequenza oraria.
Per i dottorandi invece il percorso prevede un periodo complessivo di formazione e stage di 18 mesi, di cui 12 di frequenza a corsi e attività di ricerca dell’università presso cui si sta svolgendo il dottorato e 6 di stage in imprese o centri di ricerca non universitari. L’indennità massima prevista per ciascun dottorando è di 1.200 euro mensili per il periodo di stage, computata in base al reale periodo di frequenza oraria.
Possono essere designate come strutture ospitanti: gli organismi di ricerca ovvero Università o Istituti di ricerca pubblici o privati, senza scopo di lucro, che svolgono attività di ricerca di base, ricerca industriale, sviluppo e trasferimento di tecnologie e le imprese.
Ci sono però dei limiti da rispettare. Per esempio il limite massimo di destinatari dell’indennità che possono essere ospitati contemporaneamente in una medesima struttura. Nel caso di strutture ospitanti cha abbiano da 1 a 20 dipendenti, non possono essere ospitati più di due tirocinanti in una volta. Nel caso di strutture ospitanti cha abbiano invece da 21 a 50 dipendenti si possono ospitare fino a tre tirocinanti. Nel caso infine di strutture ospitanti con più di 50 dipendenti il numero di tirocinanti che possono essere ospitati può raggiungere una quota massima pari al 10 per cento del numero dei dipendenti.
 

 
Stage e tirocini. Al via la terza iniziativa cerca “talenti”
 
CATANIA – La pubblicazione del bando del programma “Sicilia futuro” di qualche giorno fa è stata accolta con grande soddisfazione dal mondo del lavoro siciliano. L’idea è che l’attivazione dei tirocini dovrebbe dare smalto e spinta all’impiego giovanile, ma soprattutto, in questo caso, risvegliare il mondo accademico e della ricerca. Trovare degli sbocchi per i nostri talenti e i nostri “cervelli” sembra essere l’interesse primario. Andra Gattuso del dipartimento Politiche giovanili della Cgil Sicilia ha commentato così l’apertura della Misura: “La pubblicazione del bando segna un positivo inizio di anno. Sottraiamo questi 12 milioni ai 342 disponibili in Sicilia per iniziative a favore dei giovani, auspicando che si vada avanti anche con il Piano giovani e con Garanzia giovani e che tutte le risorse vengano utilizzate”. “Sicilia Futuro”, ricorda il sindacalista, consente un tetto massimo del contributo pro capite di 1.500 euro mensili. Da oggi gli interessati hanno 30 giorni di tempo per avanzare attraverso il sito www.siciliafuturo.it la richiesta di partecipazione.
Condividere il troppo entusiasmo potrebbe essere però prematuro. Si starò a vedere. La speranza è che l’iniziativa possa riscuotere il mondo dell’accademia e che possa restituire un po’ di vigore a tanti giovani che in Sicilia hanno perso la fiducia.

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